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I primi 6 mesi di legislatura

Ars, Galvagno: “Non avallerò norme a rischio impugnativa”

mercoledì 10 Maggio 2023

“Determinate norme potevano seguire un percorso differente o non seguire alcun iter come quelle della legge di stabilità finanziate con le risorse del Fsc per interventi a pioggia. Difficilmente in futuro questa Presidenza si assumerà il rischio di avallare norme che potranno essere impugnate. Per fare felice qualche deputato non abbiamo fatto un buon lavoro”. Così il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, per fare un bilancio dei primi sei mesi di legislatura.

Sull’approvazione in aula delle norme della finanziaria poi impugnate dalla Presidenza del CdM perché coperte con le risorse del Fsc non ancora nella disponibilità del governo regionale, Galvagno ha detto: “La copertura era incerta rispetto a un accordo o a una programmazione, era una operazione rischiosa. Stiamo prendendo l’impegno per evitare in futuro incidenti di questo genere”.

“Difficilmente per il futuro questa Presidenza inserirà nei disegni di legge norme che possono essere impugnate, semplicemente per soddisfare le esigenze dei singoli deputati e dei loro territori di riferimento”. Il presidente dell’Ars non nasconde le criticità.
“Vogliamo soltanto sciorinare i dati e vedere le criticità che ci sono, perché non ci interessa fare la conferenza stampa per dimostrare di essere più bravi. Sappiamo che ci sono ambiti in cui stiamo migliorando. La vera criticità – spiega – è stata l’impugnativa. Gli articoli impugnati sono stati 66 su 143, a differenza della scorsa legislatura”.

I rapporti con il governo Schifani sono ottimi. Aspettiamo di avere un confronto con il Governo, affinché ci possa dire quali sono le loro priorità – aggiunge -. Noi siamo assolutamente disponibili e pronti a tenere l’Aula aperta anche tutti i giorni. Non abbiamo di questi problemi. Voglio ribadire che quella di oggi non è una conferenza stampa per parlare male della scorsa legislatura, ma vuole essere un’operazione verità per raccontare come stanno le cose, fare un po’ di autocritica ed eventualmente cercare di superare determinate criticità”.

“Fintanto che non si trova una sintesi credibile e non di facciata, perché illegittima o a rischio impugnativa, continuerò, come sto facendo, a versare ogni mese la quota di adeguamento Istat della mia indennità ad associazioni di beneficenza. Dopo le elezioni di fine maggio, la vicenda degli adeguamenti Istat per i deputati sarà messa all’interno di un ragionamento che già si è fatto con maggioranza e opposizione”.

Le sedute d’Aula all’Ars sono state 41 contro 47 della precedente legislatura, il totale delle ore delle sedute 124 contro 132; le sedute di commissione 197 contro 206, mentre le ore delle sedute di commissione 338 contro 411. Sono alcuni dei dati che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ha illustrato alla stampa a Palazzo Reale, a Palermo, per fare un bilancio dei primi sei mesi di legislatura. “I ddl presentanti sono 392 (di cui 368 parlamentari e 24 governativi), contro i 257 della XVII legislatura (246 parlamentari e 11 governativi) – ha detto Galvagno -. I ddl esitati per l’aula sono gli stessi: 15 e 15, mentre le leggi approvate sono 6 (1 di iniziativa parlamentare e 5 governativa) contro le 9 della 17esima legislatura (di cui 2 parlamentari e 7 governativi). Ma il dato più importante – ha sottolineato Galvagno – è quello relativo all’impugnativa. “Gli articoli impugnati sono 66 su un totale di 143 articoli approvati (46,15%), contro i 17 della precedente legislatura su un totale di 132 (12,8%) – ha aggiunto – Le interrogazioni presentate sono 138, concluse 75 (224 presentate nella precedente e concluse 14)”.

“Non sono grandissime le differenze rispetto alla passata legislatura – ha sottolineato il presidente – ma sicuramente c’è stata una diminuzione dell’attività parlamentare probabilmente dovuta al fatto che la finanziaria corposa ha soddisfatto tante esigenze dei deputati e dei relativi territori”. E ancora, “le interpellanze presentate sono state 33 (contro le 59, concluse 11), le mozioni 73, concluse 3 (contro 110 e 25) e infine gli ordini del giorno presentati e conclusi sono stati 73 (58 e 57 quelli della passata legislatura). Difficilmente per il futuro questa Presidenza inserirà nei disegni di legge norme che possono essere impugnate, semplicemente per soddisfare le esigenze dei singoli deputati e dei loro territori di riferimento”.

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