Viale Regione Siciliana. Una delle poche strade che collega i due lati di Palermo, ma al tempo stesso un muro invalicabile per i pedoni e per la viabilità. Non è di certo una novità. Il raccordo autostradale che passa all’interno del capoluogo siciliano è una vera barriera architettonica. Dallo svincolo di Villabate a quello di Capaci, ogni giorno, è sempre la stessa storia. Traffico impazzito. Tempi di percorrenza lunghi. Difficoltà di attraversamento per chi si muove senza mezzi. Di progetti ne sono stati creati a bizzeffe. L’ultimo vede impegnati gli uffici regionali e non solo sulla Pedemontana. Opere mastodontica che dovrebbe allegerire il traffico su viale Regione Siciliana attraverso un aggiramento della città sotto i monti che circondano Palermo. Un’infrastruttura ambiziosa ma che richiederà, comunque, i suoi tempi, nonchè un’ingente quantità di risorse e un enorme lavoro per i progettisti.
Viale Regione Siciliana, passaggi pedonali cercasi
Intanto, c’è da risolvere un problema più contingente, ovvero garantire passaggi sicuri ai pedoni. In viale Regione Siciliana ci sono zone completamente scoperte di sovrappassi e sottopassi. “Zone franche” nelle quali i poveri malcapitati sono costretti ad attraversamenti di fortuna, passando a volte su viadotti destinati alle auto. Casistica in cui rientra sia la bretella di collegamento della Zona Industriale di Brancaccio che il ponte di via Ernesto Basile che immette sulla SS626 Palermo-Sciacca. Alternative non ce ne sono, almeno per gli esseri umani. Il settore messo peggio è quello che va da corso Calatafimi ad Acqua dei Corsari. Sovrappassi neanche a parlarne. Sottopassi pochi e messi male. In alcuni passaggi ci sono cresciuti perfino gli alberi. Altri sono stati usati invece come porto franco per bruciare auto rubate, come nel caso di Borgo Ulivia.
Un problema per diversamente abili e persone con handicap
Non va di certo meglio nel resto della città, soprattutto pensando a chi ha un handicap o è in una condizione che ne limita la mobilità. I semafori pedonali sono pochi e in molti casi si sono registrati problemi ai pulsanti per il passaggio a chiamata. In più c’è una carenza di sovrappassi dotati di ascensori. In tutta viale Regione Siciliana infatti ce ne sono soltanto tre. Quello di via Nave, quello nei pressi del parcheggio Emiri e l’ultimo vicino alla rotonda di piazzale Einstein. Dopodichè, il nulla più totale. Per giunta, le strutture in questione hanno subito diversi atti vandalici e hanno avuto diversi guasti negli ultimi anni. Insomma, un quadro non esattamente esaltante per i dodici chilometri di strada più trafficati del capoluogo siciliano.
La mancanza del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA)
C’è poi il grande problema delle barriere architettoniche. Sul tema, Palermo è decisamente indietro. Il capoluogo siciliano vanta infatti il triste primato di non essersi ancora dotato di un piano di eliminazione delle barriere architettoniche (abbreviato PEBA). Un ritardo lungo decenni, visto che la legge istitutiva risale addirittura alla metà degli anni ’80, con l’aggravante che diverse zone della città, come viale Regione Siciliana, rimangono prive di soluzioni performanti. Il tutto in una delle strade più trafficate e con il maggior numero di incidenti nel corso dell’anno.