Breafing questa mattina a Porticello tra Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto e diversi tecnici e ingegneri per fare il punto della situazione e riprendere le immersioni per la ricerca dei sei dispersi che potrebbero essere rimasti intrappolati nelle cabine della Bayesian, la nave di 56 metri affondata due giorni fa mentre era in rada davanti alla costa di Santa Flavia.
Secondo una prima ispezione esterna, lo scafo non presenterebbe falle e l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe integro. Ad attirare l’attenzione dei sub è stata anche la grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata perchè il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, mira i infatti ad assicurare stabilità all’imbarcazione. Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto. Intanto gli speleo sommozzatori, dopo essere riusciti ieri ad aprirsi un varco nello scafo, avrebbero già ispezionato la cabina armatoriale ma senza alcun esito. Adesso dovrebbero proseguire i controlli nelle cabine dei passeggeri, dove verosimilmente potrebbero essere rimasti intrappolati i sei dispersi. Un’operazione complessa anche per il poco tempo a disposizione, circa 12 minuti tra l’immersione e la risalita in superficie, a causa del periodo necessario di decompressione.
I sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nello scafo del Bayesian da una vetrata. Per scardinare il vetro di 3 centimetri sono stati necessari alcuni martinetti, realizzati da un fabbro di Porticello che fa lavori per le imbarcazioni. Da quel varco sono riusciti ad arrivare negli spazi comuni della barca ma non ancora nelle cabine. Potrebbe servire del tempo anche perché alcuni ingressi potrebbero essere ostruiti. Le immersioni proseguono nonostante il veliero sia appoggiato sulla fiancata di dritta, una posizione che rende difficili le operazioni che proseguiranno nelle prossime ore.
I sub stanno infatti operando con l’ausilio di un ulteriore veicolo subacqueo a controllo remoto Rov (Remotely Operated Vehicle). Il “robot” è capace di operare sul fondale marino fino ad una quota di 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, punta a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese.
I sommozzatori, fino ad ora, sono riusciti a recuperare solo il corpo del cuoco dell’imbarcazione. Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, che erano a bordo dello yacht di proprietà del magnate britannico Mike Lynch, anche lui tra i i dispersi, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio e si trovano attualmente in un hotel di Santa Flavia. Si completa l’elenco dei sopravvissuti. I superstiti, che adesso sono ospitati presso l‘hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, sono James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno.
Dopo avere sentito il comandante della Bayesian, James Cutfield, in queste ore i pm di Termini Imerese e i militari della Capitaneria di Porto stanno sentendo gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti. Le loro testimonianze per cercare di ricostruire quanto successo nel corso del naufragio della barca a vela nel mare di Porticello. Da chiarire cosa sia successo che abbiamo provocato l’inabissamento della nave in pochissimi minuti. Intanto per le ricerche sono arrivati altri sub compresi i sommozzatori che hanno preso parte alla ricerche della strage della Concordia, la nave da crociera avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. In questo modo potranno essere intensificate le immersioni per cercare di raggiungere le cabine che si trovano nella parte bassa dello scafo.
Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell’imprenditore britannico Mike Lynch che figura invece tra i dispersi insieme alla figlia Hannah di 18 anni, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, che sarebbe il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca.
Le parole di un’esperto del settore.
“Lo yatch Bayesian è molto probabilmente affondato per un errore umano, un atteggiamento poco idoneo ad affrontare l’eventuale arrivo di una perturbazione“. È l’analisi di un esperto del settore, un ingegnere della Italian Sea Group, la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo viareggino di cantieri che nel 2008 varò il Bayesian, il veliero affondato a mezzo miglio da Porticello (Palermo). Secondo l’esperto, che da anni lavora nel settore e che parla a titolo personale e preferisce rimanere anonimo, sarebbero diversi gli errori che potrebbero essere stati commessi: dalle mancate chiusure dello scafo ai motori spenti, fino alle persone presenti ancora in cabina. “Tra i protocolli di sicurezza basilari – spiega l’ingegnere – c’è quello di avere sempre una persona di guardia che controlla gli avvisi di burrasca, anche con la barca ferma in rada. Inoltre, anche con la tromba d’aria in arrivo, c’era tutto il tempo per salvarsi, sarebbero bastati quindici minuti per attivare tutte le misure di sicurezza“. E’ stata aperta, come in ogni sinistro in mare, un’inchiesta amministrativa per accertare il rispetto di tutte le norme di sicurezza previste dalle leggi della navigazione. I militari della Guardia Costiera vaglieranno ogni aspetto relativo al rispetto al codice della navigazione e alle dotazioni di sicurezza dell’imbarcazione. L’inchiesta penale e quella amministrativa vanno in parallelo. La titolarità dell’inchiesta amministrativa è della Direzione marittima di Palermo come articolazione del ministero dei trasporti.