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L'intervista

Emergenza abitativa a Palermo, Ferrandelli: “Con la pulizia dei ‘finti’ bisognosi abbiamo portato il problema a numeri reali”

giovedì 17 Ottobre 2024

Ad oggi migliaia di famiglie, tra cui molte con bambini e persone fragili, vivono ancora in emergenza abitativa, spesso con il timore di trovarsi senza un tetto. L’altra faccia di una medaglia che vede Palermo alle prese con una situazione ancora non risolta. La macchina amministrativa si sta muovendo e in particolare l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, con delega allEmergenza abitativa e Politiche sociali per la casa, il quale sta lavorando, già da aprile scorso, per mettere un punto a questa situazione critica.

Un mese fa, l’assessore e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, hanno consegnato una parte degli alloggi a quelle famiglie inserite nella graduatoria per l’emergenza abitativa, 18 alloggi  per un totale di circa settanta componenti.

“Si tratta dell’ennesima risposta concreta e celere da parte di questa Amministrazione comunale ai bisogni delle fasce più svantaggiate della città”, aveva commentato il sindaco.

Il 30 settembre si è conclusa la presentazione delle istanze di aggiornamento per la graduatoria. Si procederà pertanto all’istruttoria delle pratiche e alla redazione della nuova graduatoria entro il 30 ottobre. L’inserimento di nuove istanze al portale sarà consentito, esclusivamente, a partire dalla data di pubblicazione della stessa.

Le domande mirano a dare un sostanziale aiuto in un periodo di grande criticità per le famiglie che non riescono a pagare utenze e affitti. Si tratta di fondi extra stanziati dall’Agenzia Sociale per l’Inclusione per rispondere prontamente all’emergenza abitativa nel capoluogo siciliano.

Parte del regolamento, che arriva per assegnare i beni confiscati alla mafia in risposta all’emergenza abitativa, è frutto della battaglia che nel 2008 aveva visto l’assessore Ferrandelli dormire a palazzo delle Aquile con un gruppo di sfollati. “Ho realizzato un report delle attività fatte, la media di assegnazione era circa di 8-10 immobili l’anno, un numero davvero basso su una lista dell’emergenza che contava circa 2500 nuclei familiari. Una situazione super monitorata da Uo “abitare sociale”, una task force, con una posizione organizzativa che ne è responsabile, ho spostato lo sportello di ascolto della popolazione alla porta accanto al mio assessorato per avere un contatto diretto e monitorare in questo modo l’emergenza“, ha spiegato Ferrandelli.

Una importante collaborazione con l’Agenzia nazionale dei Beni confiscati e lo Iacp con la polizia municipale e le altre forze dell’ordine, accompagnato da un nuovo metodo, grazie al supporto di tecnologie avanzate, che permette l’aggiornamento costante delle graduatorie delle famiglie in attesa. Mentre prima l’aggiornamento avveniva una volta all’anno ed era tutto cartaceo, adesso la presentazione dell’istanza avviene direttamente online accedendo con la propria CIE o con lo Spid e caricando i dati con modalità informatica così da dare una traccia digitale della pratica stessa. Il vero obiettivo è rendere la graduatoria sempre aggiornata, dato che stiamo parlando di una vera e propria emergenza che subentra quando c’è uno sfratto, una condizione di precarietà o il crollo di una palazzina, l’intervento deve necessariamente essere immediato, la graduatoria deve essere viva“.

Un meccanismo informatico per cui ogni nuova istanza che verrà inserita e a verifica di graduatoria e controllo, avrà immediatamente l’attribuzione automatica del punteggio, “un gesto di grande trasparenza per la popolazione“.

Ferrandelli

Gli alloggi che al momento consegnati, tra i 50 e gli 80 metri quadrati, sono ubicati in vari quartieri della città, come Settecannoli, Passo di Rigano, Noce, Cruillas, Zisa, Libertà, Borgo Nuovo, Palazzo Reale e San Lorenzo. Si tratta sia di case di edilizia popolare (Erp), riassegnate, ad esempio, dopo la morte del precedente destinatario, sia ma in misura più cospicua, di beni confiscati alla mafia, che talvolta non sono in condizioni ottimali e, per questo, consegnati alle famiglie in autorecupero. Saranno, poi, i nuovi inquilini a occuparsi delle piccole manutenzioni necessarie.

E’ stato realizzato un capillare controllo con la polizia municipale con l’obiettivo di sventare anche l’occupazione degli immobili. “Sono state di gran lunga snellite le verifiche e le procedure e abbiamo ottenuto un ottimo dialogo sia con le stazioni dei carabinieri delle circoscrizioni che con l’agenzia nazionale per i beni confiscati, ad oggi questo dialogo è più veloce quindi arriviamo il prima possibile per il controllo del bene“.

Si completa un percorso di confisca dell’immobile, l’agenzia con il coadiutore riesce ad informare in tempo reale. Questo ha portato ad un’accelerazione della pratica, “in 6 mesi sono riuscito ad assegnare 30 immobili a fronte dei 10 annuali. Si vede che c’è un dinamismo all’interno dell’amministrazione“.

Nel 2023 la graduatoria contava 2.762 nuclei familiari. Oggi la lista dell’emergenza riaggiornata ci porta ad un quadro del tutto nuovo. “Avremo sicuramente dei numeri molto più contenuti. Prima la lista contava 2500 nuclei di emergenza abitativa (gente che ha uno sfratto, che sta dormendo in una macchina) ad oggi hanno presentato istanza circa 500 persone“. Un numero molto più basso ci fa pensare ad un dato falsato.

Sulle 500 persone adesso sono in corso i controlli di verifica per vedere se le dichiarazioni che sono state presentate sono effettivamente conformi. “Si effettua un controllo con le agenzie delle entrate e lì dove ci sono delle truffe le svento“. Il primo novembre avremo un quadro reale della nuova lista, con un punteggio aggiornato e una situazione dinamica.

Inoltre, si è intensificato il rapporto fra l’Assessorato all’Emergenza abitativa e l’assessorato delle politiche sociali, prendendo in carico con gli assistenti sociali il nucleo familiare in quanto spesso quello dell’emergenza abitativa è il sintomo di un altro problema. “Li rendiamo forti e con strumenti come quelli dell’agenzia per la casa che è una misura parallela, diamo un aiuto che va oltre l’assegnazione di un immobile“.

Analisi reale del bisognocon una pulizia tra i ‘finti’ bisognosi” e con l’ausilio di strumenti adeguati corrispondenti alla realtà e dinamici “abbiamo portato l’emergenza a numeri reali”. Ad oggi la graduatoria, dopo che sarà pubblicata, sarà sempre aperta ovvero sarà possibile presentare le istanze tutti i giorni e tutto l’anno a partire dal primo novembre.

Sicuramente è un tema che evidenzia delle criticità accumulate negli anni che ad oggi “stiamo gestendo. C’è ancora tanto lavoro da fare ma sull’emergenza siamo diventati credibili“.

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