Carissimi
La vita è una grande commedia e toccherà a noi prendere consapevolezza di che tipo di attore siamo stati alla fine di un impegnativo percorso.
Ognuno di noi recita, qualcuno tra i più fortunati a soggetto, tutti gli atti di certo seguono un copione sempre lo stesso scritto da altri, scritto tanto tempo fa e riempiono la loro bocca di frasi di altri e finiscono molto spesso per fare le comparse nella vita altrui, o ancor peggio le comparse nella propria vita, essendo di corredo o arredo a contesti familiari e lavorativi che di certo potrebbero andare avanti anche senza la loro presenza, in quanto “nessuno è indispensabile a questo mondo” (una delle più grosse bugie venduta al prossimo per tenerlo buono e tranquillo).
Saremo capo compagnia di filodrammatiche di parrocchia ed emergeremo solamente perché il resto della compagnia e di certo mediocre, come potremmo essere grandi attori talentuosi in contesti sottostimati ma la sostanza non cambia, la vita è sempre una commedia.
Ogni giorno porteremo avanti le stesse abitudini di sempre, saliremo su quel palco e non appena si aprirà il sipario ci verrà regalato il primo applauso in fiducia anche se ancora non abbiamo dimostrato nulla.
Sarà l’odore di quel posto, il calpestare le tavole di legno, il sentire i nostri passi, l’osservare il buio dietro le quinte a darci per un istante l’illusione di esser padroni della scena, poiché finiremo per essere al centro dell’attenzione perché tanta gente in sala sarà in attesa che noi diciamo o facciamo qualcosa, ma una cosa è certa, da quel momento saremo noi a guidare i tempi e le luci finiranno per essere puntate su di noi, compreso l’occhio di bue che creerà un cono luminoso magico che ci ha evidenzierà dal contesto.
A volte dovremmo lasciare la nostra borsa e i nostri effetti personali, finanche i nostri vestiti, le nostre maschere nel camerino, se ne avremo uno in base all’importanza della commedia ed al luogo dove saremo chiamati a recitare.
Ci accompagneremo con gli amuleti che da sempre per superstizione ci hanno incoraggiato, cercheremo di rendere o migliore l’ambiente, personalizzando con foto spazi freddi che nel tempo sono stati frequentati da tanti attori dei quali neanche abbiamo cognizione.
La vita una grande commedia, una bellissima esibizione con un finale che non sarà mai a sorpresa, poiché sarà sempre lo stesso per tutti e coinciderà con l’ultima replica della nostra apparizione e quando calerà il sipario per l’ultima volta, sarà il nostro fedele assistente o impresario, semmai ne avremmo avuto uno, a prenderci per mano e a portarci davanti al pubblico per prendere gli ultimi applausi.
Calerà il sipario per l’ultima volta e raccolti gli ultimi applausi e in questo caso anche se non li avremmo meritati, il direttore di palco ci farà cenno che per noi lo spettacolo finisce lì e a poco servirà la nostra apprensione per i trucchi, per gli effetti personali lasciati in camerino, poiché dove andremo, in questa nuova tournée, in questa nuova grande ribalta, non saranno necessari.
La ribalta non è una cosa che mette tutti a proprio agio, non è una cosa naturale, ma evidenzia le differenze caratteriali e qualitative degli individui. Tutte le difficoltà verranno affrontate in fase di preparazione, ma nel momento in cui si aprirà quel sipario, nel momento in cui si accenderanno le luci, a quel punto saremo soli e sappiamo benissimo che non potremmo fallire, potremmo avere sì dalle giornate diverse nelle quali sapremo rendere di più o di meno del nostro standard qualitativo, ma siamo lì e l’attenzione è su di noi ed è quello il momento in cui dobbiamo far notare la differenza.
Ecco perché bisogna avere grande tolleranza per tutti coloro che una volta finiti sotto i riflettori, ma in senso positivo, finiti sotto l’occhio di bue, decidano di giocarsi l’opportunità, una volta catturata all’attenzione dal proprio pubblico, di dire e fare cose che genereranno interesse e regaleranno applausi.
La vita è una commedia e il mondo è un grande teatro, spesso sede di grandi orchestre all’interno delle quali esistono tanti strumenti, dal più piccolo e apparentemente insignificante al più grosso e ingombrante, ma sarà importante che ognuno faccia la propria parte se vogliamo che il suono di ciò che ne uscirà fuori risulterà gradevole e apprezzabile per tutti.
Un abbraccio, Epruno.