Potenziamento dell’affido familiare, contrasto alle dipendenze e fondo povertà. L’assessore comunale alle Politiche sociali Rosi Pennino ha aperto le porte del suo assessorato per raccontare alcune delle azioni sul piano sociale condotte dal Comune di Palermo.
Tra le più attese e più recenti vi è certamente il potenziamento dell’affido familiare. Una misura da oltre un milione di euro e dalla doppia sfaccettatura: da un lato rivolge l’attenzione alle famiglie affidatarie, cercando di velocizzare i tempi di affido ed evitare l’affidamento in comunità, dall’altro guarda anche alle famiglie d’origine e soprattutto al supporto psicologico dei minori, che si trovano in condizioni di estrema fragilità.
Per quanto concerne il contrasto alle dipendenze. Un’emergenza allarmante e che ogni giorno colpisce soprattutto le aree più degradate e periferiche della città. Negli ultimi quindici anni, infatti, Palermo ha assistito a un allarmante aumento del consumo, dello spaccio e della produzione di droghe, con il crack che si è diffuso molto rapidamente in zone come i quartieri popolari Albergheria e Ballarò, diventati l’epicentro di della crisi (CLICCA QUI). Lo scorso settembre, la Sicilia è stata la prima regione in Italia ad approvare una legge che punta in maniera specifica all’adozione di misure e iniziative contro la tossicodipendenza e in particolare contro la diffusione del crack.
“Abbiamo messo a disposizione due milioni per un progetto sperimentale di natura socio-sanitaria, che prevede l’attività su strada di due camper per agganciare e informare i giovani sui rischi delle dipendenze di qualsiasi tipo di droga. All’interno di questo progetto ci sono attività in cui coinvolgiamo le scuole, studenti, insegnanti e famiglie, e degli sportelli a Borgo Vecchio, allo Sperone, allo Zen e a Ballarò, dei punti di riferimento che possono essere raggiunti da tutti coloro i quali vogliono un aiuto“. Ha dichiarato l’assessore Pennino che ha aggiunto come all’attuale progetto verrà agganciata una risorsa da oltre tre milioni di euro per la realizzazione dei centri a bassa soglia. I centri, infatti, svolgerebbero un ruolo cruciale per fornire ai giovani un’alternativa concreta, un luogo in cui possano iniziare un percorso di recupero, ma anche per prevenire il peggioramento della situazione (CLICCA QUI).
Ultimo argomento sotto la lente di ingrandimento è stato il fondo di povertà, che l’assessore ha definito “una vittoria per tutta Palermo. Fino allo scorso anno era mirato a realizzare attività di aiuto solo nei confronti dei percettori dell’assegno di inclusione. Grazie a una richiesta portata a Roma dal Comune di Palermo questo fondo oggi viene aperto anche a chi non è percettore di Adi“. All’interno del fondo sono comprese attività di aiuti e di sostegno, come il servizio educativo domiciliare, il servizio educativo territoriale, spazio 0-5 e i tirocini inclusivi.