La riforma del Turismo è alle battute finali. Il disegno di legge depositato dal presidente della V Commissione Fabrizio Ferrara ha fatto notevoli passi in avanti durante la seduta odierna tenuta a Sala d’Ercole. Un dibattito che è iniziato con il giuramento, da deputato regionale, di Santo Primavera. L’esponente catanese, eletto nelle liste di Sud Chiama Nord al posto di Salvatore Giuffrida, ha deciso di aderire al Gruppo Misto.
Critiche sugli emendamenti della commissione
Dododichè, l’Ars è entrata nel vivo dell’analisi del testo che, secondo quanto dichiarato dall’assessore regionale Elvira Amata, punta a chiudere il cerchio “sul far west esistito fino ad oggi“. In aula sono arrivate diverse proposte modificative. Alcune governative, altre provenienti dalla V commissione. Quest’ultime erano tutte di stampo tecnico. Ma nonostante ciò più di qualche elemento delle opposizioni, M5S in testa, non ha gradito la procedura informale seguita dall’organo di Sala d’Ercole. Tanto che, di fronte alle critiche arrivate durante la seduta, il presidente Fabrizio Ferrara ha deciso di ritirare alcuni emendamenti. Quelli sostanziali invece hanno avuto tutti una matrice governativa. E non sono mancati i momenti di tensione.
Il caso sugli affittacamere
Difficoltà che, in particolare, hanno riguardato l’articolo 18, ovvero quello sugli affittacamere. Contestato in particolare il passaggio che prevedeva un tetto massimo di due appartamenti di proprietà nello stesso edificio per chi vuole portare avanti questa tipologia di attività d’impresa. “Comprendo che il settore alberghiero ha grandi aspettative, ma esistono anche altre realtà che meritano di essere tutelate“, ha dichiarato in aula il capogruppo del M5S Antonio De Luca. E la collega di partito Roberta Schillaci ha aggiunto. “Molti affittacamere rischiano di chiudere per i costi che avranno per gestire queste strutture. Dobbiamo stare attenti a cosa approviamo. Il turismo è uno dei settori trainanti per la nostra regione“.
La replica dell’assessore Amata
“Questo disegno di legge crea un equilibrio, mettendo ordine fra le tipologie di categorie turistiche – ha risposto in aula l’assessore regionale Elvira Amata -. Crea un equilibrio fra grandi alberghi e strutture ricettive. Questo ddl nasce da un confronto intenso e sereno che c’è stato fra l’assessore, i parlamentari e le associazioni di categoria. Nessuno rischia di chiudere. Stiamo semplicemente cercando di evitare quel far west che è esistito fino ad oggi. Vogliamo solamente mettere ordine. Non vogliamo fare danno a nessuno”. Alla fine il testo è stato approvato a maggioranza con alcune modifiche.
Ddl Turismo vicino all’approvazione
Disco verde anche sugli alberghi diffusi, ovvero quelle strutture ricettive che consentiranno ai piccoli borghi di attrarre turisti nei propri centri urbani, sugli alloggi per aziende ittiche (articolo 20) e sui campeggi (articolo 22). La seduta si è interrotta all’articolo 34, ovvero alla parte del ddl che riguarda i cosiddetti marina resort. Tutto rinviato a domani alle ore 15, in modo da dare alla maggioranza la possibilità di riflettere sopra alcuni passaggi combattuti del testo. Ma la sensazione è che la quadra necessaria a varare l’atto ci sia.