Oggi 11 marzo 2025 ricorre l’anniversario dalla scomparsa di Giuseppe Siciliano, capo squadra dei vigili del fuoco di Palermo morto ventisei anni fa (11 marzo 1999) nel crollo di un palazzo in via Giuseppe Pagano nel tentativo di salvare i suoceri.
“Quella notte in cui ritrovammo il corpo di Giuseppe Siciliano io c’ero in via Pagano. Giuseppe era dietro la porta blindata, dell’appartamento dei suoceri Maria Gugliotta e Salvatore Finocchio, rimasta incastrata a causa di un cedimento per dei lavori che si stavano eseguendo nello scantinato, sperando di riuscire a creare le condizioni per farli uscire e salvarsi”, dichiara Pino Apprendi presente all’iniziativa con alcuni amici e colleghi, in forma privata, in ricordo di Giuseppe Siciliano, alla presenza della moglie e il figlio Pietro.
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“Non ebbe esitazione neanche un attimo, anche quando i colleghi gli fecero notare che la situazione si stava aggravando. Cercò fino all’ultimo di dare loro una parola di conforto, poi fu la fine, prima trovammo i corpi dei suoceri e per ultimo trovammo lui. Il capo squadra Siciliano ha lasciato la moglie e tre figli che nel 1999 erano minorenni”, continua Apprendi.
“Il Ministero gli assegnò la medaglia d’argento al valore civile, anziché la medaglia d’oro e il riconoscimento di vittima del dovere.. Più volte abbiamo fatto richiesta di rivedere questo riconoscimento, ma non c’è stato riscontro. Questa mattina alcuni amici e colleghi lo abbiamo ricordato in forma privata con la moglie e con il figlio Pietro” conclude Apprendi.