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Il colloquio

Iacp Catania, Sicali: “L’Istituto si occupa della nuova richiesta abitativa, al centro la dignità della persona”

lunedì 28 Aprile 2025

La questione abitativa è da sempre un tema che si pone al centro del dibattito politico e pubblico e a riguardo un ruolo di fondamentale importanza viene svolto dall’IACP, l’Istituto Autonomo Case Popolari, presente in tutte e nove le Province dell’Isola.

Per inciso, l’Istituto è un ente pubblico non economico regionale e strumentale per il conseguimento di fini, relativi all’edilizia economica e popolare o comunque sovvenzionata, propri della Regione Siciliana e, come tale, è sottoposto alla “vigilanza e tutela” del competente Assessorato regionale, ai sensi dell’art.3 del D.P.R. n. 693/1977 e dell’art.17 della L.R. n. 1/79 .

In Provincia di Catania, l’ente sta portando avanti da anni un lavoro assai significativo. Delle sue funzioni, attività e risultati ne parliamo con Angelo Sicali, dal 2020 alla guida dell’IACP di Catania.

Il ruolo dell’IACP  è quello di rispondere alle esigenze abitative che si manifestano nelle città, in una domanda abitativa che sicuramente sta cambiando in conseguenza del mutamento dei fenomeni sociali che si determinano“, spiega Sicali che ricopre altresì l’incarico di vicepresidente nazionale di Federcasa.

Oggi con la crisi del ceto medio, con l’emergere di nuovi bisogni, è cambiata la domanda abitativa. La crescita esponenziale degli affitti ha determinato una richiesta in alcuni settori che prima era inimmaginabile, e questo fenomeno è stato colto non a caso dalla nuova Commissione europea tant’è che per la prima volta è stato nominato un Commissario alla casa. Tutto ciò emerge insieme a nuove tipologie di richieste, ad esempio si parla tanto di social housing, una domanda fortissima arriva dalle giovani coppie nonché dagli studenti. La questione abitativa è entrata nell’agenda politica europea, nazionale e regionale, e se pensiamo che l’ultima legge che è stata fatta sulla casa è la legge Fanfani, ci rendiamo conto di quanto questo tema sia stato trascurato e oggi recuperato dall’attuale governo, tant’è vero che si sta lavorando al piano casa“.

Tornando alla Provincia di Catania, Sicali evidenzia il lavoro svolto in questi anni di mandato, in cui sono stati realizzati svariati progetti abitativi grazie, tra i tanti finanziamenti, in particolar modo al bando “Sicuro, verde e sociale” finalizzato all’incremento e alla riqualificazione di unità immobiliari destinate a servizi abitativi pubblici con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attraverso il finanziamento di proposte progettuali presentate dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari e dai comuni proprietari di patrimonio abitativo pubblico: “Noi gestiamo circa 8500 alloggi in tutta la provincia, e sicuramente da quando sono presidente la possibilità più grande che abbiamo avuto è stato il bando ‘Sicuro, verde e sociale’ dove su 160 milioni a disposizione per gli IACP, ci siamo aggiudicati all’incirca 32,5 milioni. Con questi fondi complementari al PNRR abbiamo consegnato quasi tutti i lavori, con una media di consegna che si aggira intorno ai 18 mesi di anticipo rispetto ai termini ultimi previsti e con le imprese saldate entro 12 giorni dal decreto di liquidazione, tempi che sorprendono chiunque. Inoltre abbiamo realizzato tre comunità energetiche, dato vita ad attività che riguardano la Street Art, la riqualificazione energetica e sismica, e ciò riguarda solo questo tipo di bando“.

Al bando sopracitato, si è aggiunto il progetto “Compostiamoci bene” che ha svolto IKEA durante il Natale volto a realizzare interventi di recupero ambientale e di riforestazione per la valorizzazione e la tutela di aree verdi del territorio italiano, la cui edizione tramite la campagna di responsabilità sociale EnergyPOP, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, ha l’obiettivo di realizzare impianti fotovoltaici su edifici di edilizia residenziale pubblica e di cooperative sociali e che, attraverso un sistema di condivisione dell’energia prodotta, vuole essere uno strumento di contrasto alla povertà energetica e di ausilio alle famiglie in difficoltà: “Al più presto – continua Sicali- attraverso il progetto Compostiamoci bene per ogni abete restituito l’azienda svedese stanzierà un contributo di 3 euro per realizzare un progetto di produzione e condivisione di energia pulita, grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un condominio nel quartiere Librino. Questo bando è stato destinato alla fine a Catania, tra tutti gli enti pubblici che in Italia si occupano di politiche abitative, perché l’osservatorio di IKEA ha individuato nello IACP di Catania un ente che stava dando dei segnali importanti. Per cui il 13 del prossimo mese verrà consegnato questo contributo e ammetto che siamo estremamente contenti perché è un riconoscimento importante che ci da la possibilità di rispondere ulteriormente alle esigenze dei nostri condomini“.

È chiaro che non ci siamo fermati a questo. Siamo stati attivi per quanto riguarda la manutenzione straordinaria e i piccoli interventi, abbiamo realizzato il villaggio Dusmet, un centro giovanile importante legato alla parrocchia. Abbiamo ultimamente svolto degli interventi di housing sociale, in Corso Indipendenza, abbiamo acquisito a suo tempo un IPAB, abbiamo riqualificato la struttura, pubblicato il bando, e i destinatari di questi 21 alloggi sono stati giovani coppie, due alloggi sono stati destinati a donne che hanno subito violenza, e nello stesso tempo stiamo sperimentando il cohousing per anziani in cui viene garantita l’assistenza dei servizi sociali, e ciò per favorire processi anche comunitari tra anziani; questa è una misura che è molto diffusa in Europa, e abbiamo deciso di sperimentarla in Sicilia“.

L’ultima iniziativa su cui si sta lavorando, per cui si è già firmato il protocollo d’intesa con l’ASP, è il percorso che abbiamo individuato di avvicinare la sanità e la prevenzione ai nostri inquilini. Con il decreto post covid si è parlato di medicina che si avvicina ai cittadini, per evitare anche l’afflusso negli ospedali per tutte quelle malattie o le attività di prevenzione che si possono svolgere fuori dall’ambito ospedaliero. Realizzare questa sperimentazione nei condomini, negli alloggi popolari credo sia qualcosa di straordinario. Il 13 maggio, grazie alla sensibilità dimostrata dal direttore generale dell’ASP Giuseppe Laganga, si avvierà in locali dello IACP, nel quartiere Librino, la prima sperimentazione che si compie in Sicilia ed è un’esperienza importante perché determinerà un circolo virtuoso orientato al benessere sotto il profilo abitativo che sociale, creando altresì un sistema di integrazione che servirà ad accrescere la qualità di vita dei residenti. Creare ponti significa fare in modo che questi quartieri non vengano abbandonati a se stessi bensì diventare luogo di cittadinanza piena“.

Non solo Catania città, i progetti hanno ovviamente interessato gran parte delle provincia, dal Calatino alla zona Etnea: “I progetti che abbiamo realizzato hanno riguardato, con il già citato progetto ‘Sicuro, verde e sociale’, le città di Catania, Fiumefreddo, Giarre, Adrano, Caltagirone, Ramacca e adesso abbiamo iniziato a Palagonia un lavoro per un intervento di due milioni e mezzo. Abbiamo consegnato alloggi nuovi a Caltagirone attraverso l’intervento di demolizione – costruzione di 6 alloggi, oltre i 21 di Catania, ultimamente in accordo con il comune di Bronte abbiamo consegnato 60 alloggi, abbiamo consegnato 11 alloggi a Zafferana Etnea, come alloggi nuovi 12 a Fiumefreddo. Stiamo lavorando al percorso delle due torri con il comune di Catania dove in un paio d’anni saranno costruiti 144 alloggi a Librino, la cui convenzione è stata fatta qualche anno fa, ma la lievitazione dei prezzi ha determinato un maggiore fabbisogno che abbiamo colmato grazie all’ intervento dell’Assessorato alle Infrastrutture a fine anno con un finanziamento di 5,6 milioni. Il nostro grazie al governo Schifani, all’assessore Alessandro Aricò e ai dirigentidell’Assessorato. Stiamo lavorando per fare in modo che entro due anni si abbia la possibilità di dare questo tipo di risposta, con una quota di risorse maggioritaria messa a disposizione dal comune di Catania. Inoltre, abbiamo partecipato a due bandi importanti, il primo da 24 milioni della Regione siciliana che riguarderà la costruzione di 2 nuovi alloggi a Zafferana Etnea e il secondo riguarderà un importante intervento a Belpasso“.

Il presidente Sicali, sottolinea, che l’Istituto sta lavorando anche alla realizzazione delle residenze destinate agli studenti universitari: “Abbiamo partecipato al bando per realizzare 188 posti letto e circa 20 giorni fa gli uffici del ministro Bernini ci hanno garantito che avremo il finanziamento del 75% di tutta l’opera, quindi nello spazio di un anno saremo in condizione di andare avanti. Per me è un motivo di grandissima soddisfazione“.

Le comunità energetiche hanno determinato un notevole risultato per l’IACP: “Ne abbiamo realizzate tre, come anticipato, che sono pronte, stiamo attendendo che le assemblee di condominio si colleghino con il GSE. Con questa scelta i nostri inquilini diventeranno produttori di energia  per il proprio fabbisogno abitativo, e nello stesso tempo avranno la possibilità di riversare l’energia che viene prodotta in più al GSE e avere degli indennizzi. Questo è un risultato estremamente importante, una vera e propria svolta sia da un punto di vista ambientale che economico, i cittadini nella loro bolletta si renderanno conto cosa voglia dire essere partecipi di una comunità energetica. I tecnici stanno già lavorando alla quarta grazie al contributo di IKEA e credo sia una vicenda esemplare e innovativa non solo per Catania ma anche per la Sicilia“.

Ci stiamo ovviamente preparando – aggiunge – ad affrontare il bando di 1.381 milioni di euro che sarà pubblicato nelle prossime settimane , missione 7- RepowerEU del PNRR, una occasione straordinaria offerta dal governo Meloni agli enti italiani che si occupano di politiche abitative e il cui 40% sarà destinato alle regioni del sud“.

Sull’ipotesi di riforma delle IACP, che prevederebbe l’accorpamento, sui cui si sta discutendo in IV commissione all’Ars, commenta: “Per quanto riguarda il possibile accorpamento, in Italia l’ente unico è presente in Campania e Calabria, nonché in piccole regioni come Valle D’Aosta, Marche e Umbria. Mi risulta che in Campania il processo di accorpamento è durato anni e tuttora si registra l’ esigenza di migliorare tale modello di governo. In Piemonte, che è suddiviso in 3 aree, è in corso il tentativo di aumento a 4 per ovvie ragioni di governo. Se lo IACP di Catania è riuscito ad avere risultati importanti è perché c’è un’attività continua di tutti i giorni, un impegno che coinvolge pienamente la struttura amministrativa e chi esercita la responsabilità politica nell’ente. Dal mio punto di vista governare enti complessi come gli IACP in Sicilia non è per niente semplice, non credo sia possibile centralizzarne il governo perché ogni territorio ha peculiarità esclusive. Dal mio punto di vistaconclude un organismo centralizzato avrebbe elementi di fortissima debolezza rispetto all’attuale assetto“.

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