Qualche assenza, qualche rappresentante delegato, ma soprattutto tanta apprensione e preoccupazione per il futuro delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi siciliani.
L’audizione convocata dalla I Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Ignazio Abbate, è stato un altro passo in avanti verso l’analisi e lo studio delle problematiche che mettono in ginocchio il buon funzionamento degli Enti intermedi, tornati funzionanti, dopo circa tredici anni di commissariamento, da pochi mesi (CLICCA QUI).
Le elezioni dello scorso 27 aprile hanno segnato un importante punto di svolta, ma ad oggi le falle e gli intoppi hanno preso il sopravvento. Accompagnati da Anci Sicilia, presidenti, segretari e dirigenti generali hanno incontrato i deputati regionali componenti della I Commissione stilando le diverse criticità: dalla condizione economico-finanziaria all’impasse sui dipendenti.
Le modifiche statutarie, la dotazione organica degli enti, i trasferimenti delle risorse finanziarie da parte della Regione soprattutto in merito alla gestione delle strade e delle scuole, la gestione dei rifiuti speciali e di quanto necessario per garantire servizi più efficienti ai cittadini e la necessità di modifiche all’attuale legislazione relativa all’applicazione della L. 15/2015. Sono questi i temi principali che rimbalzano ormai da due mesi. Di tutto ciò ilSicilia.it ne ha parlato con il presidente della I Commissione Ignazio Abbate, i presidenti dei Liberi Consorzi Salvatore Quinci, Piero Capizzi e Walter Tesauro, rispettivamente di Trapani, Enna e Caltanissetta, e il direttore generale della Città Metropolitana di Palermo Nicola Vernuccio.
La situazione non è di certo delle migliori. Ogni Ente, infatti, presenta delle proprie criticità e soprattutto non comune. E in tal senso è pronta a muoversi la Commissione Affari Istituzionali, che nelle prossime settimane andrà a sviscerare i singoli problemi per dare delle risposte e mettere gli Enti nelle condizioni di poter lavorare al servizio dei cittadini e poter erogare servizi.
Gli incontri non termineranno qui. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sono infatti previste nuove interlocuzioni.