Con le imminenti riaperture previste dal governo Draghi a fine aprile, parte la corsa dei ristoratori di Palermo per ottenere le autorizzazioni per spazi all’esterno. Gli unici concessi per ristoranti, pizzerie e altri locali per poter riaprire.
E anche se il Capoluogo siciliano è ancora in “zona rossa”, i commercianti iniziano ad organizzarsi per lavorare. Il SUAP, già ingolfato da numerose pratiche, non concederà il suolo pubblico sulle zone blu.
“Allo stato attuale – dichiarato il consigliere Igor Gelarda capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile. – lo Sportello unico delle attività produttive non può rilasciare autorizzazioni per il suolo pubblico a coloro che vorrebbero mettere dehors sulle strisce blu. Le zone blu sono infatti affidate ad Amat e un utilizzo diverso rispetto a quello previsto dal contratto di servizio, cioè il parcheggio, rende necessario un rimborso, per mancato introito, alla stessa Amat. Il problema è che nessuno è in grado di stabilire l’entità di questo rimborso da versare alla partecipata palermitana. Amat, interpellata, risponde che non è sua competenza la quantificazione, visto che è gestore e non detentore della sosta a pagamento. Anche perché bisogna rivedere il contratto di servizio tra il comune e la stessa Amat, dato che nel contratto attuale i dehors non vengono menzionati.
La situazione di stallo rischia di diventare esplosiva, perché già ci sono decine di pratiche ferme al Suap per la concessione del suolo pubblico. Ma con le riaperture previste da Draghi a fine aprile ci saranno decine o forse centinaia di richieste da parte di ristoratori e bar per ottenere spazi all’esterno. Gli unici dove sarà consentito consumare. Molte di queste richieste saranno fatte, da coloro che non hanno spazi sul marciapiede, proprio per posizionarsi sulle strisce blu. Il rischio è che le aspettative e la speranza di molti ristoratori e titolari di bar palermitani non potranno essere esaurite, perché non potranno avere la concessione del suolo pubblico, a causa di questo impasse che si è creato tra Amat e il Comune di Palermo. Tutto ciò è intollerabile, perché le attività produttive sono già devastate dalla crisi del Covid e non meritano di restare vittima anche dell’incapacità dell’amministrazione Orlando.
Chiediamo pertanto al sindaco – conclude Gelarda – di risolvere immediatamente la questione in modo che si possano concedere anche questo tipo di autorizzazioni. E al Presidente del Consiglio Totò Orlando di portare subito in aula la problematica” .