Da Siracusa, passando per le assolate strade del deserto australiano per il Bridgestone World Solar Challenge 2023, percorse a bordo di un prototipo avveniristico alimentato solo dal sole, fino alle luci della ribalta del Giffoni Film Festival. La storia dell’associazione siracusana Futuro Solare Onlus e della sua solar car “Archimede” è un inno all’ingegno, alla sostenibilità e alla determinazione giovanile siciliana, che ora si prepara a conquistare il pubblico con un cortometraggio ispirato alla loro incredibile avventura.
Questa epopea, che ha visto studenti e volontari impegnati in un’impresa tecnologica e umana senza precedenti, dimostra come la passione e la visione possano trasformare i sogni più ambiziosi in una realtà tangibile, proiettando la Sicilia verso un futuro di innovazione e consapevolezza ecologica.
La nascita di un sogno “solare”: Archimede 2.0 prende vita
Il “viaggio attraverso il tempo” di Futuro Solare è iniziato con un’idea audace, ispirata non solo alla mobilità del futuro ma anche al genio del passato, richiamando il nome dell’illustre scienziato siracusano Archimede. L’obiettivo era chiaro: costruire un’automobile completamente elettrica, alimentata da pannelli solari, capace di competere a livello internazionale. Questo ambizioso progetto, battezzato “Archimede 2.0”, ha preso forma grazie alla visione di Futuro Solare Onlus, un’associazione di ricerca scientifica nata a Siracusa nel 2006, dedita allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel settore della mobilità eco-sostenibile con una filosofia “low cost” e l’utilizzo di materiali riciclati o “no carbon”.
Il progetto è stato presentato per la prima volta il 6 giugno 2018 nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale “Enrico Fermi” di Siracusa, segnando l’inizio di una straordinaria avventura educativa. Fin dalle sue fasi iniziali, l’intento è stato quello di coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole superiori e gli universitari con indirizzo tecnico-scientifico, trasformando il progetto in un vero e proprio laboratorio viaggiante. Qui, i giovani talenti hanno potuto approfondire studi e ricerche in campi cruciali come la chimica, la meccanica, l’elettronica e l’informatica, affinando competenze pratiche e teoriche. Questa iniziativa rientrava perfettamente nei programmi di alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO), offrendo agli studenti una preziosa esperienza diretta nello sviluppo dei veicoli solari e nelle attività di comunicazione, progettazione e sperimentazione. Un modello concreto di “scuola diffusa” dove apprendimento e futuro si incontrano in modo sinergico.
Solar car “Archimede 2.0”: da Siracusa orgoglio siciliano in gara in Australia CLICCA PER IL VIDEO
“Archimede 2.0” non è solo un’auto, ma una vera e propria espressione di innovazione sostenibile. Realizzata con materiali ecologici e all’avanguardia, come bioplastiche a base di canapa e mais stampate in 3D per componenti come il volante, e tessuti di lino e canapa per i sedili (ricavati dall’ortica), è stata concepita per essere riciclabile all’85%. Il suo design, nato dalla matita di Lorenzo Amato, unisce linee sinuose ispirate alle competizioni con un cuore tecnologico proiettato nel futuro. L’abitacolo biposto, volutamente minimalista, sposa sportività ed eleganza, integrando elementi classici e moderni con un’attenzione particolare all’aerodinamica.
La vettura è stata pensata per essere sicura, silenziosa e connessa, con l’obiettivo di avere la più bassa “impronta di carbonio” realizzabile, promuovendo una mobilità a zero emissioni. Il progetto ha ricevuto anche il prezioso patrocinio del Comune di Siracusa, inserendosi nel percorso di riconoscimento di Siracusa come “Città Educativa”, sottolineando il suo valore in termini di cittadinanza attiva e innovazione sociale.
La sfida nel deserto australiano: Il Bridgestone World Solar Challenge 2023
Dopo anni di instancabile lavoro, test su strada nell’agosto 2023, e il fondamentale supporto di oltre 50 aziende che hanno contribuito con materiali, prodotti o contributi, “Archimede 2.0” era finalmente pronta per la sua grande sfida. L’auto è partita dal porto di Anversa-Bruges diretta in Australia, un viaggio logistico complesso, per partecipare al Bridgestone World Solar Challenge 2023, una competizione epica che si è svolta dal 22 al 29 ottobre.
Il Bridgestone World Solar Challenge non è una semplice corsa, ma un concorso di progettazione biennale che spinge i limiti dell’innovazione tecnologica nel campo dei veicoli solari. Per oltre 30 anni, ha accolto team da tutto il mondo – 54 nazioni, 72 università e 42 istituti tecnici nell’edizione 2023 – per affrontare la traversata di 3.000 km da Darwin ad Adelaide, attraverso l’arido deserto australiano, utilizzando unicamente l’energia solare. Le vetture devono gestire l’energia raccolta dai pannelli solari, ricaricando un pacco batterie che alimenta il motore elettrico, senza alcuna possibilità di ricarica esterna.
Il team di Futuro Solare, composto da giovani ragazzi e ragazze che hanno dedicato weekend, giorni liberi e pause dallo studio alla causa, ha affrontato questa impresa con un impegno straordinario. La loro dedizione si è tradotta in una vettura che rappresenta il culmine della creatività, partecipazione e condivisione.
“Archimede 2.0”, iscritta nella categoria “CSIRO Cruiser Class” (dedicata a concept car con potenziale di mercato, capaci di ospitare almeno due persone e gestire l’energia su lunghe distanze), ha ottenuto il numero di gara 14, distinguendosi come l’unico prototipo “made in Italy” in gara, interamente realizzato in Sicilia.
La preparazione ha richiesto non solo competenze tecniche avanzate, ma anche una forte capacità di problem-solving e una profonda sinergia tra i membri del team, dalla progettazione del sistema hardware-software per la gestione dell’energia, alla scelta dei materiali compositi con fili naturali di canapa e lino.
Un viaggio di apprendimento e resilienza: le lezioni dall’Australia
Nonostante le aspettative e l’intenso lavoro di preparazione, il percorso di “Archimede 2.0” in Australia non è stato privo di ostacoli. A causa di ritardi logistici indipendenti dal team, la vettura è riuscita ad arrivare sul luogo della gara solo un giorno prima dell’inizio ufficiale, non riuscendo a completare in tempo i rigorosi test richiesti per la classificazione. Così, come molti altri team che hanno affrontato difficoltà simili, Futuro Solare ha dovuto gareggiare come “non classificato”. Questo imprevisto, sebbene deludente, non ha fermato il team. “A volte il tempo e le casualità remano contro”, ha dichiarato Futuro Solare, ma “il team non si abbatte ed è unito più che mai”.
L’organizzazione della BWSC, riconoscendo il valore intrinseco del team e il loro instancabile lavoro, ha comunque permesso ad “Archimede 2.0” di partecipare al percorso e raggiungere la linea del traguardo ad Adelaide, insieme ad altre 28 squadre che avevano superato i test di classificazione. L’esperienza si è rivelata una “grande e importante lezione di vita”, un confronto diretto con le realtà internazionali che ha permesso ai giovani di apprendere e vivere appieno lo spirito dell’evento, migliorando le proprie competenze e scambiando idee con altri partecipanti sulle prospettive future della mobilità sostenibile.
Il viaggio di 3.000 km attraverso il deserto australiano, con le sue lunghe distanze, le alte temperature (fino a 39°C) e le sfide logistiche, è stato una prova di resilienza. “Archimede 2.0” e il team hanno dimostrato che “l’impegno, la passione e la dedizione possono competere ad armi pari con capitale e budget stratosferici”.
Questa avventura ha cementato la convinzione che la mobilità sostenibile non è solo un’idea, ma una “possibilità concreta per le generazioni future”. L’associazione ha concluso la sua esperienza australiana con la consapevolezza di essere cresciuta sia a livello personale che professionale, pronta per nuove sfide, con la stessa passione e determinazione che la contraddistinguono.
“La nostra avventura in Australia è giunta al termine, è stata un’esperienza incredibile, una vera e propria avventura che ci ha fatto crescere personalmente e professionalmente. La nostra missione non si conclude qui, non smetteremo di guardare al futuro con entusiasmo e determinazione. Il confronto con gli altri partecipanti ci ha arricchito, ispirato per nuove idee e riflessioni per progetti futuri. Siamo pronti per nuove sfide con la passione e l’impegno che ci contraddistinguono. Archimede 2.0, infatti, rappresenta per noi l’inesauribile desiderio umano di avanzare, esplorare e soprattutto migliorare il mondo in cui viviamo, un raggio di sole alla volta”, aveva dichiarato l’associazione in chiusura dell’evento in Australia.
Dal deserto al cinema: “Il Sole che Verrà” al Giffoni Film Festival
La straordinaria avventura di Futuro Solare e delle vetture Archimede si trasforma ora in un’opera cinematografica, portando la loro storia da Siracusa al panorama nazionale. Il cortometraggio “Il Sole che Verrà”, ispirato alla loro storia vera, è stato proiettato in anteprima nazionale giovedì 24 luglio 2025 nella Sala Verde del Multimedia Valley, nell’ambito della 55ª edizione del Giffoni Film Festival.
Nato da un’idea di Enzo Di Bella, fondatore di Futuro Solare, il film è stato diretto da Fabio Leone e Antonella Barbera, con la voce narrante di Attilio Ierna. L’opera fonde linguaggio cinematografico e documentario per restituire un racconto vibrante di passione, ostinazione e sostenibilità.
Al centro, naturalmente, il progetto delle auto solari Archimede, sviluppato interamente in Sicilia, che ha permesso a un gruppo di giovani talenti di vivere un’avventura educativa e umana fuori dal comune. La proiezione vedrà la partecipazione dei registi, del fondatore Enzo Di Bella e dei membri dell’associazione, veri protagonisti di una narrazione che intreccia sapientemente innovazione, ecologia e riscatto territoriale.
“Il Sole che Verrà” non è solo un omaggio alla tecnologia sostenibile; è un potente strumento educativo. Attraverso il film, l’associazione continua il suo impegno formativo, promuovendo valori come la cittadinanza attiva, la sostenibilità ambientale e l’innovazione sociale.
Il cortometraggio vuole ispirare nuove generazioni, mostrando il potenziale illimitato dell’ingegno giovanile e l’importanza di credere in un futuro migliore. È un racconto necessario in un’epoca che chiede nuove energie e nuovi sogni, e il Giffoni Film Festival rappresenta la piattaforma ideale per amplificare questo messaggio di speranza e progresso.
Il percorso di Futuro Solare Onlus e di “Archimede” continua a brillare, dimostrando che, con visione, dedizione e il supporto della comunità, un raggio di sole alla volta può illuminare la strada verso un futuro più sostenibile, partendo proprio dal cuore della Sicilia.