Il governo Musumeci chiude in tempi rapidi un’altra pratica, segnata in rosso, del dossier sul pericolo esondazioni. Il torrente Acquavena, che attraversa il centro abitato di Spadafora, nel Messinese, potrà essere messo in sicurezza grazie alle due strutture che fanno capo alla presidenza della Regione: l’Ufficio per la Progettazione, che ha pianificato l’intervento, trasmettendolo già all’amministrazione del Comune, e l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che metterà a disposizione un milione e 615mila euro. Lo stanziamento servirà a incrementare a sufficienza il budget necessario per effettuare i lavori finanziati dalla Rete Ferroviaria Italiana nel 2017 con un milione e 100 mila euro, dopo aver sottoscritto un Protocollo d’intesa nel lontano 1999.
«Una sinergia che continua a dare i suoi frutti», afferma il presidente della Regione Siciliana, sottolineando l’ormai consolidata collaborazione tra i due team guidati da Leonardo Santoro e Maurizio Croce. «Il progetto esecutivo – prosegue – sblocca le inaccettabili situazioni di impasse, consentendo agli amministratori locali di poter finalmente accedere alle risorse utili per avviare le opere. E se, come in questo caso, anche l’aspetto economico dovesse rappresentare un ostacolo, noi saremo sempre pronti a garantire il sostegno necessario».
L’intervento della Regione era stato chiesto nel luglio scorso dal Comune di Spadafora proprio per la mancanza di risorse, finanziarie e umane, a disposizione. Le esondazioni dell’Acquavena tengono in apprensione un’intera comunità da venticinque anni, con una replica nel 2010 e nel 2011 e, infine, nella scorsa estate. In quest’ultima occasione, un fiume di fango ha provocato ingenti danni ad abitazioni, travolgendo autovetture e mandando in tilt, come sempre, l’intera viabilità: la strada ferrata, la statale e la provinciale che costeggia il lungomare. Nel progetto redatto dagli uffici della Regione sono contenute tutte le soluzioni idonee ad assicurare l’accesso in sicurezza dei diversi quartieri attraversati dal corso d’acqua e che rischiano di restare isolati ad ogni alluvione. Il tempo dei lavori è stato stimato in sedici mesi.