Come già accennato in precedenza, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale potrebbero aver bisogno di un’ulteriore dose di richiamo, dopo 6 – 8 mesi, per rafforzare la protezione dal Covid.
A iniziare i test, in una nuova sperimentazione, è Pfizer. L’annuncio è avvenuto il 24 maggio. Le prime inoculazioni faranno parte di un trial su adulti dai 65 anni in su e servirà per valutare la somministrazione della terza dose con l’anti-pneumococcico Prevnar-20 (20vPnC), un potenziale vaccino per la prevenzione della polmonite da Streptococcus pneumoniae.
Lo studio vedrà 600 adulti tra i volontari della sperimentazione di fase 3 che hanno ricevuto la seconda dose da sei mesi almeno. I partecipanti verranno divisi in tre gruppi diversi: il primo riceverà l’antpneumococcico più una dose di richiamo del vaccino anti-covid, il secondo il vaccino antipneumococcico più il placebo e il terzo il richiamo anti-Covid più il placebo.
L’inizio della sperimentazione è stato annunciato attraverso una nota di Pfizer, condivisa suoi social dal presidente e amministratore delegato Albert Bourla: “In considerazione della potenziale necessità di un richiamo del vaccino anti-Covid, stiamo valutando la co-somministrazione con il candidato Prevnar-20 – scrive su Twitter – . In caso di successo e approvazione, le persone potrebbero ottenere entrambi i vaccini in un’unica somministrazione”.
“L’obiettivo dello studio è quello di esaminare la sicurezza della co-somministrazione, con un follow-up di sei mesi dopo la vaccinazione – ha aggiunto Bourla – . Gli obiettivi secondari sono di descrivere le risposte immunitarie prodotte da ciascuno dei due sieri. Mentre rimaniamo concentrati sulla disponibilità dei vaccini anti-Covid per le persone di tutto il mondo il più rapidamente possibile, stiamo investendo nella nostra ricerca in modo da poter continuare a raggiungere il nostro obiettivo: scoperte che cambiano la vita dei pazienti”.