Nuovo anno e nuovi aumenti a Palermo.
Fra i settori più colpiti, gli impianti sportivi, i siti culturali, gli spazi espositivi, il settore ortofrutticolo e la pesca, nonché i servizi funebri e cimiteriali.
Il rincaro dei servizi comunali, approvato nell’ultima delibera di dicembre, servirà per abbattere e rimediare agli sforamenti degli enti locali, facendo lievitare i costi con un aumento intorno al 80% circa. Dalla falce fiscale saranno esclusi i servizi educativi, come asili nido e refezione scolastica.
La necessità nasce a seguito del decreto legge firmato i giorni scorsi dal governo, il quale imponeva la messa in riga dei Comuni che non riescono a desumere un utile pari almeno al 50% delle somme investite, in modo da poter garantire i servizi.
Ma questo rincaro porterà anche ad un miglioramento dei servizi? Le lunghe attese per i servizi funebri si abbrevieranno? I fondali della piscina comunale luridi verranno ripuliti? Lo scopriremo tra qualche mese.
“Nessun aumento tariffe” la smentita del Comune
Il Comune di Palermo smentisce con una nota in merito nel quale dichiara che “nessuna delibera è stata approvata dalla Giunta comunale nell’ultima seduta del 2019, come si può evincere dall’elenco della delibere pubblicate sul sito istituzionale”.