Rimane irrisolta l’infinita vergogna delle baracche a Messina e nella giornata odierna si è svolto un nuovo incontro tra il sindaco Cateno De Luca e un gruppo di cittadini che vivono in una condizione di emergenza. Fondo Fucile in primo piano, dunque, con un ennesimo momento di confronto tra l’Amministrazione e le famiglie che vivono nelle baracche.
“Noi sul risanamento continuiamo a metterci la faccia – ha detto De Luca – Abbiamo ascoltato i cittadini e a loro abbiamo detto e sottolineato che stiamo agendo in sinergia con Arisme (l’Agenzia per il Risanamento presieduta dall’avvocato Marcello Scurria) e con l’Assessorato regionale alle Infrastrutture”. I residenti delle baracche sollecitano una svolta che sembra non arrivare mai.
La vicenda delle baracche è una ferita impressa nella carne di Messina e dei messinesi, che dura ormai dal terremoto del 1908. De Luca sta insistendo affinché si accendano i riflettori del governo e di tutte le Istituzioni del Paese su questa vicenda, portando avanti una battaglia di civiltà che però nei palazzi romani non sembra aver ancora incontrato la giusta e doverosa attenzione.
Nelle scorse settimane, intanto, sono state consegnate le case agli abitanti delle cosiddette “Case D’Arrigo”. Dopo oltre 40 anni di attesa nelle baracche 32 famiglie hanno avuto l’assegnazione di vere e proprie abitazioni. Entro fine gennaio si dovrebbe ora procedere alla demolizione di tutte le baracche per realizzare la via Don Blasco.