Il mercato ittico di Palermo accende divergenze politiche e non solo.
Qualche giorno fa dall’assessorato alle attività produttive la notizia: i concessionari sono tecnicamente abusivi perché non hanno ottenuto il rinnovo delle concessioni a causa della struttura della Cala che a quanto pare non è a norma. Al mercato ci sono pericoli di crolli, mancano servizi igienici, bisogna adeguare la sala vendite alle prescrizioni dell’Asp. Concessioni che gli stessi uffici dell’assessorato dovrebbero concedere.
Ma gli operatori del settore non hanno intenzioni di muoversi dalla infrastruttura e chiedono delucidazioni all’assessore Leopoldo Piampiano. Proprio lo stesso avrebbe promesso un suo intervento con un atto di indirizzo al dirigente con cui chiede una proroga di due mesi delle concessioni in attesa di chiarire la materia.
A quanto pare, la procedura delle concessioni per l’anno 2019/2020 è andata in tilt e non sono mancati gli scontri politici essenzialmente all’interno della maggioranza e tra compagni di partito politico.
Ottavio Zacco presidente della commissione Attività produttive spara a zero contro il suo assessore di riferimento Piampiano: “Non è assolutamente veritiera la notizia che i concessionari sono abusivi, la vera anomalia è che l’ufficio competente ha tenuto le richieste di rinnovo, in giacenza senza lavorarle causando le irregolarità imputate ai concessionari, con l’aggravante di non aver vidimato i libri contabili, così come previsto dalle procedure. Tale situazione è gravissima e insostenibile, pertanto ho chiesto l’intervento immediato dell’assessore Piampiano e contestualmente ho chiesto al segretario generale di verificare se ci sono state irregolarità nelle procedure adoperate dall’ufficio”. Continua il presidente Zacco, che non smorza le polemiche rincarando la dose sulla vicenda che riguarda un eventuale trasferimento del mercato ittico per permettere alla ditta di effettuare i lavori di ristrutturazione della sala vendita.
“Siamo alla follia – continua Zacco – , in questi mesi abbiamo assistito al via vai di numerosi tecnici che hanno cercato in tutti i modi di dimostrare che l’immobile fosse pericolante, ed ora che le indagini strutturali hanno dimostrato tutt’altro, si cerca di trasferire il mercato temporaneamente, in una struttura che sarà utilizzata per la campionaria”, tuona Zacco che conclude chiedendo a Piampiano e al Capo Area di essere ascoltati in commissione insieme al RUP e al Direttore dei Lavori per trovare una soluzione che possa prevedere un lavoro svolto in sinergia tale da conciliare le normali attività di vendita prevedendo l’installazione di alcune pagode e garantire i lavori di manutenzione che si svolgeranno durante le ore di chiusura del mercato.
Sulla tematica interviene anche il consigliere comunale di Forza Italia Andrea Mineo.
“Ciò che accade ai mercati generali oramai è l’ennesimo esempio di come questa amministrazione ha evidentemente deciso di innescare una battaglia contro le categorie produttive di questa città. Sul mercato Ittico non ho nulla da aggiungere oltre a quello che ho ascoltato e ho visto in questi giorni.
Siamo alla follia più totale. Dilettanti allo sbaraglio che amministrano un ramo importante di Palermo senza avere contezza di quelli che sono i loro obblighi e compiti. Per noi è inaccettabile che ad oggi non si sappia che fine hanno fatto le nuove concessioni e il perché di questo ritardo. Ma quello che più mi lascia perplesso è la mancanza di progettualità sul mercato Ittico”.