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I quattro giovani arrivati in Sicilia dopo il tam tam mediatico scaturito dal loro viaggio nella Renault 4 (che non è rimasta inosservata), oggi decidono di dire la loro verità in merito allo spostamento che li ha portati ad Acitrezza in provincia di Catania, superando numerose zone rosse ed eludendo svariati controlli. Come ben si sa l’ordinanza del premier Conte è stata chiara: nessuno spostamento da un comune ad un altro se non per serie ed indispensabili motivazioni.
I passeggeri della Renault 4, due ragazzi e una ragazza (e un cagnolino) che stracolma di bagagli ha attraversato mezza Italia per arrivare in Sicilia, fotografati a bordo della nave Caronte sabato sera sui social, danno la loro versione dei fatti.
Chi sono esattamente? Lo spiega, Boris Drozom, lo spagnolo che ospita i tre ragazzi nella propria abitazione siciliana. “Queste persone si trovavano nel Sud Italia da mesi, precisamente a Napoli. Dunque non sono partiti negli ultimi giorni dalla Francia o dal Nord Italia per raggiungere la Sicilia”.
Prima di varcare i confini della Campania per dirigersi in Sicilia, sono stati fermati dalla polizia che “li ha costretti al test del tampone, conducendoli in ospedale. Il risultato è stato negativo”, afferma Boris.
“I miei amici non tenevano una dimora fissa siamo stati costretti a venire ad Acitrezza – dice il giovane – Non tenevano una dimora nemmeno in Francia. Noi ora siamo tutti insieme in quarantena: rispettano l’ordinanza e questa situazione che è brutta. Resteremo qui a casa senza uscire per 14 giorni “.
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