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Palermitana a Milano positiva al Coronavirus: “Chi torna in Sicilia fa solo un danno bello grosso”

martedì 24 Marzo 2020
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La Sicilia infettata dal Nord Italia. Potrebbe essere uno slogan da politica meridionalista ma è soltanto un dato di fatto. Il Coronavirus è arrivato nell’Isola attraverso la gente che proviene dalla Lombardia o dalle zone rosse della parte settentrionale del Paese che, in questo ultimo mese, ha avuto migliaia di casi di Covid-19.

L’allarmismo e la paura di numerosi siciliani che lavorano o studiano al Nord ha creato una migrazione verso l’Isola, non pensando al rischio – poi divenuto certezza – di poter espandere il coronavirus tra le città isolane. Dapprima gli aerei, poi i treni. Infine, quando l’ordinanza del governo Conte ha stretto gli spostamenti da un comune all’altro, il traghetto da Villa San Giovanni per Messina, ad oggi l’ultimo mezzo con cui molta gente cerca di arrivare nell’Isola.

Ma i controlli, intensificati grazie ad una lettera del governatore Musumeci inviata al ministro degli Interni Lamorgese e le continue proteste del primo cittadino di Messina Cateno De Luca, hanno diminuito forzatamente gli arrivi.

Ma c’è qualche siciliano che in tempi non sospetti, quando la Lombardia stava per essere in piena emergenza, ha deciso di rimanere nella propria residenza ed iniziare da subito la quarantena. Come Chiara (eviteremo di scrivere il cognome per privacy ndr). Chiara è di Palermo ma vive a Milano da molti anni. Lavora nello show biz. E’ l’assistente di produzione di un programma di una importante emittente televisiva. Lei è in quarantena dai primi giorni in cui a Lodigiano è scoppiato il focolaio. Ma il covid-19 non ha lasciato scampo nemmeno a Chiara.

Come stai Chiara?

Adesso sto bene, ma ho avuto un influenza con febbre alta e dolori per giorni. Appena passata la febbre mi sono resa conto che avevo perso completamente il gusto e l’ olfatto. Ma ho pensato fosse per le medicine, visto che io non ne prendo mai. Ieri dopo circa una settimana ho chiamato il numero verde istituito dalla regione Lombardia per il Covid 19.

E che ti hanno detto?

Mi hanno detto che la perdita del gusto e dell’olfatto sono sintomi identificativi della guarigione da Covid 19.

Ma ti hanno fatto il tampone?

Non mi è stato fatto nessun tampone, ma la persona al telefono mi ha detto che il 90% dei casi ha riscontrato gli stessi sintomi.

Quindi…

Mi è stato detto di rimanere isolata per  14 giorni dal momento in cui ho iniziato a sentirmi meglio; quindi senza febbre, e senza tosse.

Ma non hai mai pensato di voler tornare giù a Palermo?

All’ inizio di tutto, tra me e me mi sono detta: “quasi quasi me ne torno giù, aspettando che la situazione migliori”.

Ma poi sei rimasta a Milano…

Si. Ho visto che la situazione era degenerata; e poi ero una di quelle della #Milanononsiferma.

Perchè tutti questi contagi al Nord?

Abbiamo tutti sottovalutato la cosa. Io in Sicilia ho mio padre, che vive in un paesino in campagna. Aria pulita, spazi infiniti, e verde ovunque. Bella la quarantena così, no? Al posto di stare a Milano, in un bilocale di 45mq, da sola, e per fortuna che ho il balcone; potevo tornare giù…

Perchè non sei uno dei migliaia di ragazzi che sono tornati in Sicilia?

Non sono tornata perchè amo la Sicilia, è la mia terra. Ho messo davanti a me, mio padre che è un soggetto a rischio, e tutta la mia famiglia. Perchè egoisticamente devo fare una scelta del genere, per poi rischiare di infettare le persone a me care?

Ed il lavoro a Milano?

Non ho lasciato milano anche perchè appunto ho un lavoro, precario, ma ce l’ho grazie a Dio. Mi occupo di produzioni televisive. Sperando di poter continuare a fare quello che stavo facendo fino a poco tempo fa. Incrocio le dita

Come la vivi la quarantena?

Mi dispiace non vedere mio padre, mia madre che vive a 20 minuti da casa mia qui a Milano. Mio nipote e mia sorella. Mi mancano le amiche, i concerti, e tutto ciò che prima per me era normale.

Come passi la giornata?

Sto a casa, faccio yoga, leggo tutti i libri che ho iniziato e mai finiti.

Cosa pensi di tutta la gente che è tornata in Sicilia?

Quelli che tornano giù sono figli di un sistema che li ha messi al mondo sotto una campana di vetro. Pensano che la salvezza è la casa dove sono nati. “Me ne vado giù, che li sto bene”. E invece no. Invece fai solo un danno; e bello grosso. Io ho ricostruito tutti i miei incontri nelle due settimane precedenti alla malattia. Grazie a Dio ho fatto zero vita mondana. I miei colleghi stanno tutti bene, e le amiche che ho visto sono poche, e stanno bene anche loro.

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