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Alta tensione tra le due sponde dello Stretto di Messina, dove nell’emergenza Coronavirus che avanza sempre più minacciosa continuano ad arrivare persone dalle regioni del Nord Italia e la Regione Calabria ha disposto d’intesa con il Governo l’imbarco di queste persone in Sicilia, verso le rispettive destinazioni di appartenenza. E sulla questione interviene il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che fa scattare una nuova clamorosa protesta.
“Ci sono 100 persone, ed in parte si tratta di quelle che erano state tenute in ostaggio e ora liberate a Villa San Giovanni ma noi avevamo espresso già da ieri il nostro parere favorevole. Le persone andavano bloccate prima di arrivare a Villa San Giovanni. Siamo di fronte a una vergogna di Stato. Ora occuperò l’hotel Europa e non me ne andrò sino a quando queste persone non verranno scortate e trasferite ai rispettivi domicili dove queste persone dovranno fare la loro quarantena. Io sarò l’ultimo ad uscire da qui se non si risolve la vicenda. Sono per il rispetto delle regole ma le regole non possono creare imbarazzi”.
“Ci sono anche bambini di 8 mesi, è una situazione gravissima e l’ha creata lo Stato. Le persone non dovevano arrivare in Calabria. Qui rischiamo di finire di malaburocrazia. E’ già sufficiente il virus che ci insidia e dobbiamo occuparci dell’epidemia”.