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Coronavirus, De Luca: “A Messina 250 persone in quarantena”

lunedì 9 Marzo 2020
coronavirus-covid19

Dal Centro Operativo Comunale della Protezione Civile il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha dato stasera un aggiornamento della situazione sull’emergenza Coronavirus per quanto riguarda il territorio di Messina, città e provincia. Nel capoluogo si contano al momento 250 persone in autoisolamento.

“Sono arrivate soltanto oggi oltre 211 mail di autodenuncia, autoisolamento, al nostro Comune. Stiamo sanzionando chi non rispetta le regole e le disposizioni normative che regolano l’obbligo di scongiurare il contagio da Covid-19”, ha detto De Luca.

La nostra accoglienza è massima ma nel rispetto reciproco delle regole a cui dobbiamo attenerci tutti. Non è consentita una guerra di territorio che non serve a nessuno, non serve all’Italia e non è nel DNA di noi siciliani e noi meridionali”, ha rimarcato De Luca. Con la polizia municipale stiamo facendo molte verifiche e ci sono dei cretini che andremo a controllare e se necessario denunciare, con relativa segnalazione intanto alla polizia giudiziaria”.

“Tante persone sono state prudenti e si attengono alle regole ma alcune fanno sacche di resistenza”, ha detto l’assessore Dafne Musolino.

De Luca“Allo stato attuale – ha detto De Luca – i casi accertati dall’Asp Messina nel nostro territorio sono a Messina 6 tra città e provincia, di cui 4 in città con 2 esattamente ricoverati al Policlinico, 1 al Papardo e una persona nel proprio domicilio. Per il resto, in provincia, invece un caso a Barcellona Pozzo di Gotto e uno a Sant’Agata”.

A Messina è stato istituto un tavolo tecnico al Centro operativo della Protezione Civile di Messina per coordinare tutte le attività che dovranno essere svolte in queste ore e nei prossimi giorni a seguito delle adozioni di tutte le misure statali imposte decreto legge del 02/03/2020 n.9 del 02/03/2020 circa l’emergenza e la gestione epidemiologica da Covid 19.

“Con tale decreto – ha ricordato De Luca -, non si fa altro che ribadire un principio che deve essere chiaro a tutti: siamo in una situazione di emergenza e tutte le funzioni sono state accentrate in ambito statale, in capo al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Questo è fondamentale chiarirlo perché in un momento del genere, non servono sterili polemiche, in primis tra le Istituzioni. Soprattutto non servono suggerimenti che non sono collegati con un quadro normativo che legifera tali situazioni. Desidero precisarlo perché il sindaco ha delle competenze ben specifiche ma non ha alcuna possibilità di intervento rispetto a tali dinamiche. Questo vale per il recente sbarco a Messina della nave da crociera Msc Opera, il cui approdo non poteva essere vietato da parte del Primo cittadino. Ciò vale anche per qualunque esternazione di Autorità – anche a livello regionale – che in questa fase deve concentrare la propria attenzione a contribuire per affrontare una situazione delicata. Noi non possiamo né chiudere i porti né gli aeroporti, non possiamo impedire il traghettamento ne qualsiasi altro messaggio che circola sui social network. È logico che dobbiamo fare appello al senso di responsabilità di ognuno. È fondamentale piuttosto che siano applicati anche a Messina, tutti gli accorgimenti che già sono stati adottati negli aeroporti”.

 

 

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