“Servono con immediatezza misure straordinarie per fronteggiare la crisi economica nei porti, è assolutamente inconcepibile la mancata ripartenza del trasporto passeggeri via mare, le navi ancor meglio di altri mezzi di trasporto e in considerazione delle loro dimensioni, garantiscono distanziamento sociale e rispetto delle procedure di sicurezza per lavoratori e passeggeri“.
A dichiararlo è Nino Napoli dirigente regionale Portualità della Fit Cisl Sicilia, al culmine di una web-conference, voluta dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale guidata da Pasqualino Monti, con la partecipazione dell’Ammiraglio Roberto Isidori, direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, delle imprese portuali, degli armatori, delle imprese di logistica, delle associazioni datoriali e dei sindacati.
Durante l’incontro è emersa la condizione di profonda crisi economica dell’intero cluster marittimo/portuale a causa della pandemia.
“Va dato atto al Presidente Monti di aver accolto la nostra richiesta di adottare la previsione normativa contenuta dall’art. 17 comma 15/bis della legge 84/94, e quindi far giungere liquidità all’azienda portuale fornitrice di manodopera temporaneamente in difficoltà, al fine di mantenere tutti gli attuali livelli occupazionali. Restano però intatte le preoccupazioni degli stakeholders del cluster marittimo/portuale su una fase di riavvio che non si è concretizzata. Va rivisitata – continua Napoli – la prosecuzione dello stop al traffico passeggeri. Sono circa trecento i lavoratori attualmente in cassa integrazione su un totale complessivo di quattrocento addetti che, grazie al grande senso di responsabilità delle aziende che hanno anticipato l’ammortizzatore sociale, non hanno sofferto i ritardi della burocrazia”.
Ma dalla Fit aggiungono “questa condizione si è esaurita, le aziende sono al collasso e la mancata ripartenza del traffico passeggeri, anche parziale così come avvenuto per altri settori dei trasporti, acuisce il senso di disperazione ed angoscia per un riavvio che appare chiaro sul come decisamente incerto sul quando. Conosciamo le capacità del Presidente Monti, sono già riprese le attività di 49 cantieri su 51, siamo certi che farà tutto il possibile per trovare soluzioni che possano salvaguardare i lavoratori e le imprese del network. Il grido di allarme della portualità giunga alla politica ed alle istituzioni a tutti i livelli, non si può rappresentare il 4% del Pil nazionale ed apparire invisibili, il governo regionale inserisca nelle previsioni di ripartenza del 18 maggio anche il traffico passeggeri via mare, serve alle imprese, ai lavoratori ed allo sviluppo economico dell’intera regione“.
“Il governo regionale ascolti questo grido d’allarme della portualità, volano fondamentale per lo sviluppo economico-turistico dell’isola“, conclude Napoli.