Il pianista e compositore di fama internazionale Ezio Bosso (13 settembre 1971) ha perso la sua battaglia con la malattia che dal 2011 lo limitava, ma solo nel corpo.
Si è spento nella sua casa di Bologna dalla quale, nei giorni scorsi, così come era solito fare mettendo su progetti per il futuro, piccoli o grandi, aveva detto: “La prima cosa che farò è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero“.
Dopo la scoperta della malattia degenerativa – a seguito di un intervento per la rimozione di un tumore al cervello – Ezio Bosso era ritornato a calcare i palchi, primo quello dell’Ariston durante una edizione del Festival di Sanremo, e poi quelli un po’ di tutta Italia con concerti, lezioni o partecipazioni che hanno sempre lasciato il segno nello spettatore.
Non ultima Palermo dove Bosso è tornato ripetutamente, riconoscendo il calore e l’affetto a lui destinato: nell’agosto del 2017, all’interno del cartellone del Teatro di Verdura per gli Amici della Musica, con l’evento “The 12th Room”, chiuso con ripetute standing ovation della platea.
Disse così quella sera: “Dal cuore vi chiedo di raccontare, sui social, il concerto di stasera con le vostre parole. Ricominciamo a raccontare quello che viviamo con le parole e non con i video o le foto, perché è con il cuore che viviamo”.
E poi di nuovo nel luglio 2018 dove dedicò un’intera giornata di studio ai ragazzi del Conservatorio Scarlatti con il progetto “Studio Aperto”, nato dal concetto di Zusammenmusikieren (fare musica insieme) elaborato da Claudio Abbado e sviluppato dallo stesso Bosso.
E, il 29, si esibì sempre al Teatro di Verdura, dirigendo la “Stradivarifestival Chamber Orchestra“.
In questa ultima occasione, parlando dopo il concerto, ci promise che avrebbe fatto di tutto per ritornare di nuovo in Sicilia; mentre nella video intervista ci parlò, con la dolcezza e la profondità che sempre lo hanno contraddistinto, dell’orchestra come esempio di “società ideale”, fondata sul rispetto del ruolo, della gerarchia, realtà dove, nella teoria e nella pratica, ogni elemento è fondamentale.
Ciao Maestro vola leggero tra le note celesti.
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