Altra notte di incendi nel palermitano. Roghi dolosi, favoriti anche dalle temperature che hanno superato i 30 gradi e dal forte vento di scirocco, che hanno creato paura e apprensione nella popolazione.
Questa mattina sono tornati in azione i Canadair nella zona di Chiusa Sclafani per spegnere l’ultimo rogo non ancora domato. Ieri fino a tarda notte si sono sviluppati incendi a Misilmeri e Petralia Sottana. Uno dei più estesi è divampato nella borgata di Ciaculli, alla periferia orientale di Palermo.
Le fiamme partite da un terreno pieno di rifiuti hanno minacciato le case popolari. Sono andati a fuoco auto e furgoni. Oltre a diverse squadre dei vigili del fuoco sono intervenute diverse volanti di polizia per fare evacuare circa 250 residenti dalle abitazioni.
Sempre a Palermo per tre giorni ha bruciato Monte Cuccio. Lo spegnimento dei roghi è stato seguito dall’unità di crisi in prefettura. Sono stati impegnati 200 uomini 30 automezzi e 36 squadre dei Vigili del Fuoco, 6 pattuglie di personale e autobotti del Corpo Forestale della Regione Siciliana e 3 associazioni di volontariato, della protezione civile con volontari e 5 mezzi, mentre la Città Metropolitana ha dato la disponibilità di 4 autobotti.
Gli incendi, nelle ultime 72 ore hanno riguardato in particolare vaste aree boschive ricadenti nei territori di Borgetto, Altavilla Milicia, Collesano, Misilmeri e Palermo, a causa delle condizioni meteorologiche, si sono propagati, incombendo su aree con abitazioni, anche stagionali. In alcuni casi è stato necessario la temporanea evacuazione delle abitazioni.