Il 3 giugno è una data chiave nel calendario della fase 2. La Sicilia è pronta a riaprire e l’andamento del contagio sembra consentirlo.
È un traguardo delicato, che preoccupa il governo, ma lo stesso presidente della Regione Nello Musumeci aveva proposto la data identificandola cruciale per la ripartenza dell’economia e del turismo.
Si attendono i dati del 29 maggio per sapere se tutte le regioni saranno autorizzate ai liberi spostamenti. Infatti, in forse sono ancora Lombardia, Piemonte e l’Emilia Romagna. Il governo sta pensando di tenerle chiuse per altre due settimane.
Gli esperti si prenderanno, in ogni caso, almeno altre 24-36 ore per vedere l’andamento della curva e solo allora si riunirà il governo.
Il ministro Boccia ha dichiarato che: “Il criterio per la riapertura sarà il numero dei contagi. Finora stiamo ottenendo risultati straordinari grazie ai sacrifici fatti dagli italiani. Noi ci auguriamo che ci sia un basso rischio in tutta Italia altrimenti sarà inevitabile prendere il tempo che serve. Mercoledì, giovedì e venerdì il ministro Speranza farà le sue valutazioni e poi ci sarà un Cdm per un’ultima valutazione sulla mobilità tra le regioni. Da qui a venerdì si valuterà l’andamento dei dati per intervenire tempestivamente ed evitare di creare squilibri”.
“Senza i primi dati successivi al 18 maggio, nessuna valutazione è realistica – il ministro Speranza – I dati dopo il 4 maggio, che ora si stanno consolidando, sono incoraggianti”.
Intanto i presidenti delle Regioni hanno chiarito che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate nelle linee guida saranno rimodulate a seconda della situazione, anche in senso più restrittivo.