“Ancora una volta i lavoratori dell’Amat restano a bocca asciutta! Anche per il mese di maggio non si hanno notizie certe sul pagamento degli stipendi. Tutto era subordinato alla vicenda delle risorse TPL, regionali, già incassate dal Comune di Palermo sin dalla metà di aprile, ma che poi non sono state versate all’azienda che ne è destinataria”.
Cosi denunciano gli ennesimi ritardi nel pagamento degli stipendi dei lavoratori di Amat, Franco Mineo Filt Cgil, Salvatore Girgenti Fit Cisl, Franco Trupia Uiltrasporti, Fabio Danisvalle Faisa Cisal, Corrado Di Maria Ugl, Carlo Cataldi Cobas Trasporti e Giuseppe Taormina Orsa Trasporti.
“I lavoratori sono stanchi. Per l’ennesima volta è grande il disagio a loro arrecato, il loro lavoro viene puntualmente mortificato in questo modo, vincolato alle diatribe fra i dirigenti del Comune e l’Azienda Trasporti di Palermo”.
“Come se non bastasse neanche i vari assessorati comunali, dal Bilancio alle Partecipate, riescono a dare certezze sul trasferimento dei fondi. Da mercoledì scorso ci era stato assicurato dall’assessore al Bilancio, che anche se in ritardo, le procedure per il trasferimento risorse erano state esperite, tuttavia ancora oggi, dopo otto giorni non si ha alcuna traccia delle somme e pertanto l’Azienda non è in grado di garantire le retribuzioni di maggio, rinviando a data incerta”.
I sindacati di Amat ribadiscono che “da diverso tempo ormai, Amat subisce continui ritardi su ogni dispositivo amministrativo da parte dei dirigenti del Comune, senza che si sia provveduto a risolvere una volta per tutte le eventuali disfunzioni. Se non si interviene l’azienda e i lavoratori continueranno a subire le vessazioni indotte da qualunque virgola che ostacola la liquidità disponibile. Ci era stato trasmesso che l’ultimo blocco era dipeso da una variazione contrattuale che il Presidente dell’Amat avrebbe dovuto sottoscrivere; di certo sappiamo che tale vincolo sia stato superato almeno da una ventina di giorni. Ci chiediamo allora, perché i dirigenti del Comune non hanno provveduto a evadere prontamente per le somme regionali già disponibili. Mistero il quale viene scontato sui diritti dei lavoratori e sulla serenità delle loro famiglie”.