Decathlon – come pure Ikea, purtroppo – sembrerebbe destinato a rimanere un sogno in un cassetto per i palermitani.
Il Suap (Sportello Unico Attività Produttive) infatti, avrebbe bocciato definitivamente il progetto del colosso francese di articoli sportivi, che era pronto ad investire in città una cifra enorme – circa 20 milioni di euro – per aprire un punto vendita a Palermo, al posto dell’ex stabilimento della “Coca Cola” di via Rosario Nicoletti, in zona Tommaso Natale.
Già un anno fa ilSicilia.it anticipava l’esito amaro sulla vicenda del progetto che avrebbe garantito un centinaio di nuovi posti di lavoro. Riportavamo infatti di grandi difficoltà tecniche, sia in merito alla destinazione dell’area nel PRG (“Zto D1“), sia problemi per il parcheggio. Una ricostruzione che il Comune aveva respinto, parlando di “complessità tecniche” e “necessità di individuare le aree a verde e destinate al parcheggio, indispensabili per la struttura e, soprattutto, in considerazione delle vicende giudiziarie dell’immobile ancora sotto sequestro“.
Nell’area, infatti, inizialmente era previsto un cinema multisala (11 sale con tremila posti a sedere, bar e ristoranti) della Moviplex a cui è poi subentrata la Maxcine. Ma dopo un esposto del 2013 partirono delle indagini della magistratura che bloccò i lavori per “irregolarità edilizie nella nuova multisala” che avrebbe avuto “un corpo di fabbrica di dimensioni, sagoma, volume, altezze e area di sedime diversi da quelli originari, tale da doversi classificare come nuovo intervento edilizio”. Per i pm “non si sarebbe potuta realizzare” vista la vicinanza (soli 660 metri) col cinema Aurora. Furono pure indagati alcuni funzionari comunali del Suap per abuso d’ufficio.
Dopo alcuni anni dal sequestro si fece avanti Decathlon, interessata a comprare l’area. Viste le lungaggini burocratiche, un anno fa il colosso mondiale dell’abbigliamento sportivo aveva bacchettato la Giunta Orlando – rea, a loro dire, di non averli degnati di risposte.
Adesso, dopo un lunghissimo tira e molla, pare che il Suap abbia finalmente rotto gli indugi e risposto – con un due di picche – al progetto. Ancora una volta Palermo sembra perdere una opportunità.
Dopo Ikea, l’acquario alla Bandita col progetto di Piras (50 mln), i ponti ciclopedonali di Perrault (10 mln), il Centro Congressi alla Fiera del Mediterraneo (100 milioni); la Costa Sud come la nuova Mondello… e tanti altri progetti, il Capoluogo siciliano continua a collezionare progetti nel “libro dei sogni”.
Intanto in Consiglio Comunale è già bufera: QUI la replica del Comune.
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