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“I pescatori di Lampedusa e Linosa stanno attraversando un momento drammatico. Al problema delle imbarcazioni dei migranti affondate nel nostro mare che danneggiano reti e attrezzature si è infatti aggiunto il blocco del commercio dovuto all’emergenza Coronavirus, iniziato a marzo e che ancora fa sentire i suoi pesanti effetti. Ma come se non bastasse c’è un terzo fattore, lo sconfinamento nelle acque territoriali da parte di pescherecci Nordafricani, che dovrebbero fermarsi alle 12 miglia dalle nostre coste ma che si spingono fino a quasi sette miglia, impedendo di fatto alle nostre marinerie di arrivare in acque ‘italiane’ che oltretutto sono particolarmente pescose“.
Lo dichiara il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello. Il primo cittadino ha pubblicato un paio di video riguardanti un imbarcazione siciliana, bloccata da alcune imbarcazioni nordafricane ad una distanza inferiore a 12 miglia dalla costa .
“Si tratta di una questione delicata che investe direttamente il governo italiano – aggiunge Martello – è il momento di affrontare a 360 gradi i diversi aspetti che incidono sulle condizioni in cui lavorano le nostre marinerie che attraversano una crisi senza precedenti, chiedono un giusto ristoro per i danni subiti dalle imbarcazioni dei migranti affondate nei fondali, ed il diritto di pescare liberamente nelle proprie acque territoriali. Fino ad oggi solo grazie al senso di responsabilità dei nostri pescatori si è evitato il peggio – conclude Martello – ma è indispensabile una ferma presa di posizione da parte delle istituzioni nazionali e comunitarie per permettere alla marineria di Lampedusa e Linosa di lavorare in sicurezza“.
Il sindaco Martello ha scritto una lettera al ministro dei Trasporti Paola De Micheli ed al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.