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A decidere chi avrebbe venduto lo stupefacente nella famiglia mafiosa di corso Calatafimi era stato il boss Filippo Annatelli in una riunione nel febbraio del 2017 in un’agenzia di onoranze funebri con Salvatore Mirino. Lo hanno scoperto i carabinieri nel corso dell’inchiesta su mafia e droga Eride a Palermo. Il progetto proposto da Mirino prevedeva l’estromissione delle persone che gestivano il traffico di droga fino a quel momento. Salvatore Mirino ed Enrico Scalavino si occupano della gestione operativa dei traffici e dello smercio della droga.
Giuseppe Massa, detto “Chen” e Ferdinando Giardina erano i responsabili della fornitura dello stupefacente ai pusher di livello inferiore. A loro il compito di riscuotere il denaro della vendita della droga. I carabinieri sono riusciti a documentare due summit che sono avvenuti nell’aprile del 2018 in una “parrucchieria”. Al primo hanno preso parte Filippo Annatelli, Salvatore Mirino e Gaspare Rizzuto, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro. Al secondo ha preso parte, oltre a Rizzuto, anche Salvatore Pispicia, uomo d’onore di Porta Nuova nonchè diretta espressione della volontà mafiosa del cugino Gregorio Di Giovanni, capo del mandamento mafioso di Porta Nuova. Gli incontri si erano resi necessari dopo alcune espressioni di Enrico Scalavino, che aveva riportato al proprio boss un presunto inasprimento dei rapporti con la vicina famiglia mafiosa. Due incontri chiarificatori per continuare a collaborare nel traffico e nella redistribuzione di stupefacenti, attività redditizia per Cosa nostra palermitana.