I leader del centro destra nazionali rafforzano l’alleanza e cercano di scacciare via le nubi insidiose che da tempo pare si addensino nei cieli della colazione. Il patto “anti inciucio” è il nome dell’accordo siglato che prevede di non dare vita, in questa e nella prossima legislatura, ad alleanze con partiti politici estranei alla coalizione ‘naturale’. Un’iniziativa portata avanti con forza da Fratelli di Italia e da Giorgia Meloni sin dalle Politiche del 2018.
Un accordo politico che, oltre al cosiddetto patto anti-inciucio prevede, tra le altre cose, il sostegno all’autonomia differenziata e al presidenzialismo.
“Grazie a Fratelli d’Italia il centrodestra compatto firma il patto anti-inciucio”, ha annunciato la Meloni. “Fdi ha chiesto e ottenuto di aggiungere all’accordo due punti imprescindibili: il sostegno del centrodestra al presidenzialismo e all’autonomia differenziata per vincolare la coalizione al rispetto degli impegni programmatici”.
Si rafforza il centrodestra, e si stringe attraverso note di solidarietà e sostegno del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che in questo ore sta portando avanti una battaglia a difesa dei siciliani per limitare i contagi da coronavirus. Proprio questa mattina sono scadute le 48 ore di tempo da parte del ministro dell’Interno per chiudere gli hotspot e trasportare tutti i migranti fuori dalla Sicilia. Una battaglia politica che il governatore catanese da mesi cerca di vincere nei confronti dei silenzi del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Salvini, Meloni ed anche numerosi leader di Forza Italia hanno dato ampio sostegno alla nuova ordinanza firmata pochi giorni fa da Musumeci per la chiusura dei centri di accoglienza dei migranti sparsi per la Sicilia.
Ma se i leader nazionali di centrodestra mostrano i muscoli tenendo salda la loro coalizione, cosa pensano i luogotenenti siciliani di questo nuovo patto “anti inciucio” in vista delle prossime elezioni amministrative?
Nell’Isola si andrà al voto in molti comuni il 4 e il 5 ottobre. I riflettori sono puntati su due dei capoluoghi siciliani: Enna ed Agrigento, città, quest’ultima, in cui ad oggi la coalizione non ha trovato compattezza su un candidato comune. In molte centri la Lega correrà separata dagli altri partiti, come ad Agrigento, appunto, in cui l’spirante candidato a sindaco Marco Zambuto, ex renziano, sta creando non pochi imbarazzi ai partiti della Meloni e di Salvini.
“La nostra coalizione per le amministrative è prevalentemente salda”, afferma a ilSicilia.it il coordinatore regionale di Fratelli di Italia, Giampiero Cannella. “Noi partiamo da un presupposto: una ampia coalizione solo se le idee e il respiro politico è omogeneo. Cosa ben diversa per tutti quei movimenti che ad oggi non hanno deciso cosa voglio essere o che scelgono una coalizione essenzialmente per convenienze elettorali”, Conclude Cannella.
Sulla stessa linea di pensiero il coordinatore di Diventerà Bellissima Gino Ioppolo: “Chi condivide valori e programmi che caratterizzano una coalizione è portato a stare insieme. E quando non è cosi si chiama esclusivamente opportunità politica. Il rafforzamento del centrodestra sta avviando l’Italia ad un nuovo bipolarismo politico. Noi come Diventerà Bellissima non possiamo che guardare con convinto interesse ad una compagine di centro destra in ogni ambito. L’elettorato italiano ha tutto il diritto di avere proposte politiche nette e trasparenti”.
“Questo rafforzamento è la nostra speranza e salvezza – afferma il leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè – Solo così possiamo vincere le elezioni. In merito alle amministrative, in cui a parer mio non esistono inciuci, in qualche città esiste un vero e proprio allargamento della coalizione con Italia Viva”.
“Tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare – afferma il deputato nazionale della Lega Alessandro Pagano – Il nostro partito non può che salutare positivamente questo patto tra i leader nazionali del centrodestra. E’ chiaro che il fenomeno dell’inciucio in Sicilia ma anche in Italia è uno sport comune. Ma il nostro partito grazie alla struttura e disciplina politica è distante da certe logiche. Con questo patto è evidente che si rafforzano le logiche di trasparenza e di rispetto di regole necessarie per una politica credibile“. Conclude il vice presidente del gruppo Lega alla Camera dei Deputati.