Il Centro direzionale della Regione inizia a prendere forma, anche se al momento si tratta dei primi passi mossi dalla burocrazia. Gli uffici dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture hanno nominato, infatti, la commissione giudicatrice dei progetti per il primo e il secondo grado in merito al bando del concorso.
Scelti i nomi della “…la commissione giudicatrice prevista nello schema di bando per la scelta del contraente del Servizio di architettura ed ingegneria per l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnica economica dell’intervento“, si legge nel decreto firmato dal dirigente Generale alle infrastrutture Salvatore Lizzo.
Il presidente della commissione sarà l’architetto Marc Mimram esperto designato dal Presidente dell’ordine degli Architetti di Palermo. Mentre gli altri componenti della commissione saranno l’ingegnere Paolo La Greca (Catania) l’ingegnere Gaetano Bosurgi (Messina), l’ingegner Giacomo Navarra (Enna) e l’ingegnere Francesco Lo Piccolo (Palermo).
La struttura ospiterà tutti gli uffici centrali dell’amministrazione regionale, per un investimento complessivo di circa 425 milioni di euro, di cui 270 per l’esecuzione dei lavori.
Non sono mancante le polemiche in merito al bando di concorso del centro direzionale, che sarà sviluppato in due distinti step. Le scintille erano partite a causa della data entro la quale potevano essere inviati i progetti per la realizzazione della struttura che raggrupperà tutti gli uffici della Regione. Il testo apparso il 24 luglio in Gazzetta Ufficiale indicava il 25 agosto come scadenza finale. ‘Presentare un progetto così delicato dal valore di centinaia di milioni euro in meno di un mese?‘, si erano chiesti numerosi ingegneri e architetti. Una svista da parte degli uffici della Regione. L’errore è stato risolto in pochi giorni. La data di scadenza della gara è sempre stata indicata applicando un parametro: 70 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta europea. Il che vuol dire che non può che essere il 3 ottobre.
“Sono state avviate richieste di approfondimenti e informazioni da parte dei probabili partecipanti al bando“, afferma a IlSicilia.it il presidente dell’Ordine degli architetti di Palermo Francesco Miceli, “ma gli uffici dell’assessorato alle Infrastrutture hanno dato quasi tutte le risposte sul merito… la nostra proposta rispetto alla designazione di Marc Mimram è stata accettata. L’architetto è un francese di notevole livello che lavora in tutto il mondo“, conclude il presidente Miceli.
Il Centro sorgerà su via Ugo La Malfa, nell’area attualmente occupata dai vecchi uffici dell’Ente minerario siciliano. Al vincitore del concorso, previo reperimento delle risorse, saranno affidate anche le fasi successive della progettazione, sino al livello esecutivo. Sulla mega infrastruttura pesano però ancora oggi alcuni interrogativi. A cominciare dalla scelta di non utilizzare il progetto in house che possiede la Regione e che avrebbe rappresentato un abbattimento di costo di progettazione e dei tempi. Restano anche i dubbi del Comune di Palermo, con il costo della mega opera e soprattutto l’ultima grande perplessità post covid-19: “servirà davvero un’opera faraonica del genere in tempi in cui il lavoro,anche pubblico, viaggia verso la nuova frontiera dello smart working?“, qu alcuno si chiede.