Si aprono nuovi spiragli per la riconversione del sito “ex Blutec” di Termini Imerese. Lo hanno appreso i sindacati ieri nel corso di una riunione convocata dal Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto della situazione, alla presenza del sottosegretario di Stato delegato Alessandra Todde e dei commissari Fabrizio Grasso, Andrea Bucarelli e Giuseppe Glorioso.
Per la Ugl metalmeccanici, sigla che sin dall’inizio ha seguito la vertenza, è intervenuto il vice segretario nazionale e segretario regionale della Sicilia Angelo Mazzeo, che ha ringraziato il Ministero per la convocazione ed i commissari per l’ottimo lavoro effettuato. “Siamo già alle porte del secondo accordo quadro con una situazione, quella prospettata, interessante ma allo stesso tempo complicata considerata la presenza di ben 16 nuovi progetti all’interno del consorzio che dovrà rilevare gli impianti produttivi nella zona industriale termitana”
Attendiamo quindi di conoscere nel dettaglio il contenuto di questa intesa – ha proseguito Mazzeo – così come i piani industriali (anche per comprendere se queste attività potranno essere attinenti) delle proposte e capire chi è l’interlocutore per conto di questo consorzio di proponenti. Per questo motivo non possiamo oggi dare di certo un giudizio, bensì soltanto chiedere ancora una volta la ricollocazione dei circa 700 lavoratori diretti e dei 300 operai dell’indotto ex Fiat e che tra queste due categorie vi sia la stessa parità di trattamento. Anche questo era stato previsto nel primo accordo e ci auguriamo che lo sia nella seconda stesura, per evitare così una ulteriore sofferenza a questi padri di famiglia che da anni ormai attendono ciò che è un diritto fino ad oggi loro negato, ovvero il lavoro – aggiunge il segretario. Rimanendo vigili sulla tematica, auspichiamo che, in questo processo, la Regione siciliana ponga assoluta attenzione assumendo il ruolo di garante per la salvaguardia dei livelli occupazionali di questi 1000 lavoratori. Riteniamo, infine, che questa è l’ultima opportunità preziosa per la riconversione dell’intero sito, soprattutto per il fatto che la recente istituzione della Zona economica speciale darà sicuramente un forte impulso per gli investimenti che, crediamo, debbano essere massimizzati e non persi – conclude il sindacalista.”