I soldi, provento dell’attività di spaccio, erano nascosti all’interno di una cassaforte a incasso ubicata nel sottotetto dell’abitazione di uno dei due arrestati, percettore del reddito di cittadinanza.
La squadra mobile, nel corso di un’operazione antidroga, ha tratto in arresto due fratelli nisseni, Ferrara Vincenzo di cinquantadue anni, sorvegliato speciale di P.S., e Ferrara Ivan di quarantacinque anni, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Un equipaggio dell’antidroga, ieri pomeriggio, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo, ha intercettato l’autovettura a bordo della quale si trovavano i due fratelli.
I predetti sono stati condotti in Questura e sottoposti a perquisizione personale e del mezzo. Nel corso della perquisizione, Ferrara Vincenzo, spontaneamente, ha consegnato agli agenti un sacchetto contenente 83,40 grammi di cocaina. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare eseguita dai poliziotti dell’antidroga presso l’abitazione di Ferrara Ivan, è stata sequestrata la somma in contanti di 94.500 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. 10.660 euro sono stati trovati all’interno di una cassetta di ferro nascosta nel sottotetto della camera da letto, ubicata al primo piano del fabbricato; 83.850 euro sono stati, invece, trovati all’interno di una cassaforte a incasso ubicata nel sottotetto del primo piano dello stabile.
Sempre nascosti nel sottotetto, i poliziotti hanno sequestrato ventisette fiale di adrenalina, utilizzata quale sostanza da taglio, sette telefoni cellulari, di cui uno di piccole dimensioni, solitamente introdotto clandestinamente all’interno delle carceri, tre SIM telefoniche e due registri contabili, dove erano annotati gli acquirenti della cocaina e le relative somme pagate. Con la quantità di cocaina sequestrata, sul mercato illegale dello spaccio, si possono ricavare fino a 40.000 euro.
I due fratelli sono stati tratti in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero presso la locale Procura della Repubblica condotti in custodia: Ferrara Ivan presso il carcere Malaspina di Caltanissetta e Ferrara Vincenzo presso la sua abitazione agli arresti domiciliari, entrambi a disposizione dell’A.G.