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Palermo continua ad essere un perenne cantiere a cielo aperto.
Protagonista dell’ennesima opera eterna è piazza Domenico Scinà, tratto viario sito nel quartiere di Borgo Vecchio. Qui un’area di lavoro di una decina di metri sta tenendo bloccata un’importante arteria per il traffico del centro città, costringendo gli abitanti del quartiere e non solo a percorsi alternativi.
I LAVORI
L’intervento si è reso necessario a seguito del generarsi di diversi crateri nella storica piazza del centro città, causati dalle forti piogge dello scorso 15 luglio. Le crepe si sono poi estese a diversi tratti della sede stradali, fino al crearsi di un buco all’altezza dell’incrocio con via Principe di Scordia.
I lavori veri e propri sono poi iniziati a settembre, con gli operai del Comune impegnati ad iniziare gli scavi. Da allora la situazione sembra in una fase di stallo, con un fosso profondo diversi metri in cui ogni sera piombano diversi metri cubi di acqua, proveniente dalle condotte dei palazzi delle arterie limitrofe. Questo costringe, ogni mattina, i lavoratori a rimuovere il liquido dalla zona, per potere lavorare in sicurezza.
Inoltre, al seguito dell’esposizione all’area aperta, l’acqua presente in sede è diventata panacea per insetti e zanzare. Una situazione che costringe i residenti e i commercianti della zona a restare con gli infissi chiusi.
Inoltre, a complicare la situazione per gli abitanti di Borgo Vecchio, vi è anche il caso del cosiddetto palazzo di Dallas. Della vicenda ci eravamo occupati già nel luglio scorso, ma da allora nulla è cambiato. Ogni qual volta la pioggia piomba sul capoluogo siciliano, l’acqua invade i parcheggi e i sottoscala della zona, costringendo i residenti a riversare importanti quantitativi di acqua nelle fognature della zona, le quali però, non potendo sostenere un tale quantitativo di acque piovane, provocano il riversarsi del rimanente quantitativo nella sede stradale.
Quello di via Scinà è solo l’ultimo cantiere in ordine cronologico le cui tempistiche risultano eccessivamente lunghe. Nelle scorse settimana avevamo ad esempio parlato dei lavori biblici nella zona di viale Lazio per completare le opere necessarie all’anello ferroviario.