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Palermo, al cantiere di via Sicilia è di nuovo tutto fermo. I commercianti: “Siamo esasperati” | VIDEO

mercoledì 23 Settembre 2020

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A Palermo i cantieri si sa quando iniziano ma non si conosce la data della loro fine. Un concetto che ben conoscono i commercianti e i residenti di via Sicilia, vittime di un’odissea di cantieri che perdura da sei anni.

Un’arteria viaria che dovrebbe, almeno in teoria, collegare via Brigata Verona a viale Lazio ma che è finita per essere un enorme cratere edilizio per i lavori della stazione della metropolitana.

Gianfranco Palumberi – Bar Sicilia

Un danno di non poco conto per tutto il tessuto economico della zona, come ben ci racconta Gianfranco Palumberi, titolare dello storico Bar Sicilia.

E’ da 6 anni che questo cantiere va avanti, anche se sembra quasi invisibile. Lo scorso 4 maggio abbiamo riaperto dopo il lockdown ricorrendo al take away, come previsto dai DPCM. Abbiamo trovato dei piloni di cemento lungo tutta la strada, che hanno causato non pochi problemi per quanto riguarda l’approvvigionamento delle merci“.

Il 4 maggio scorso – quando hanno ricominciato il cantiere n.d.r. – abbiamo visto che la ditta appaltatrice D’Agostino aveva preso i lavori seriamente e stavano andando abbastanza spediti. Poi invece è successo che lunedì scorso hanno tolti i piloni di cemento dalla strada. Ma abbiamo altresì notato che hanno richiuso per l’ennesima volta il cantiere di via Sicilia“.

IL CANTIERE E L’ANNUNCIO DEL VICEMINISTRO CANCELLERI

Giancarlo Cancelleri al cantiere dell’anello ferroviario

Eppure, durante la sua visita insieme al deputato del M5S Adriano Varrica, il viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri era sembrato molto ottimista sulla situazione dei cantieri in città. Anzi, annunciava trionfante la chiusura delle opere in superficie nel capoluogo siciliano entro il 30 novembre.

Il prossimo 30 novembre restituiamo Palermo ai palermitani – dichiarava Cancelleri –. Perché togliamo i cantieri di superficie che riguardano l’anello ferroviario e continueremo a lavorare esclusivamente sottoterra, così, intanto, la città potrà ricominciare  a respirare e a riprendersi la sua bellezza“.

Eppure, ad oggi, appare abbastanza ottimistico pensare ad una chiusura veloce dei lavori, considerato il contemporaneo impegno del cantiere di via Emerico Amari, che porta via risorse umane e di tempo ad RFI.

Una vera e propria barriera architettonica quella di via Sicilia, che costituisce un problema sia per i pedoni che per il traffico viario. Chi si ritrova a camminare a piedi infatti potrebbe non vedere arrivare le auto dal semaforo fra via Libertà e viale Lazio a causa dei paraventi laterali che coprono la visuale. Inoltre, sia la ambulanze che i furgoni dei fornitori sono costretti a parcheggiare a centinaia di metri di distanza a causa della strada chiusa.

DANNI ECONOMICI INCALCOLABILI

Non nascondo che ho dovuto licenziare diverse persone per poter andare avanti – racconta Gianfranco Palumberi -. Il nostro giro d’affari è crollato di più del 70% e ad oggi notiamo con gran dispiacere, io e i colleghi commercianti di via Sicilia, che praticamente non c’è più nessuno che lavora nel cantiere“.

Quindi ci chiediamo: per quale motivo è stato nuovamente bloccato il cantiere? Che cosa dobbiamo fare noi commercianti? Dobbiamo chiudere anche noi come è successo alla Rinascente e a Geox? Sta di fatto che ad oggi ci hanno abbandonato“.

Chiediamo quindi il ripristino immediato del cantiere finché questo benedetto-maledetto cantiere possa avere fine e possa farci tornare a lavorare come facevamo prima“.

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