“Il settore agricolo siciliano non passa un bel momento a causa di numerosi fattori legati al mercato e alle congiunture economiche sfavorevoli. Ma la presenza di molteplici enti agricoli nell’Isola, enti che spesso non comunicano tra loro, non aiuta certo gli imprenditori agricoli siciliani e l’Agricoltura regionale in genere”.
A dichiararlo Ciro Miceli, responsabile regionale del dipartimento Agricoltura e Igor Gelarda coordinatore regionale dipartimenti Lega.
“Un primato che questa regione può vantare a livello nazionale è quello, assolutamente negativo, della miriade di enti che si occupano del settore agricolo. Il Governo regionale deve provvedere, in maniera maggiore, all’efficientamento e al coordinamento degli enti regionali di questo settore. Un modello da seguire potrebbe essere quello della Regione Veneto, dove Zaia ha accorpato in un’unica struttura diversi enti.
Anche la recente sentenza di condanna della Regione, che dovrà versare oltre 124 milioni di euro all’ESA (Ente di Sviluppo Agricolo), impone e obbliga la politica a scelte coraggiose e lungimiranti, al passo con i tempi in cui viviamo. Una riforma non più derogabile nell’ottica di una riduzione della spesa pubblica, un solo CdA, rispetto a tutti quelli che ci sono adesso, un solo Direttore Generale, un solo Collegio di Revisori. Insomma risparmi per la pubblica amministrazione, ma soprattutto maggiore efficienza, coordinamento e programmazione delle funzioni dell’intero comparto agricolo e delle competenze già acquisite sul campo. L’obiettivo è chiaro, ed è quello di creare un’unica agenzia regionale per l’agricoltura regionale”, concludono Miceli e Gelarda.