A sei anni dall’entrata in vigore scattata il 1 gennaio 2013, il regolamento della tassa di soggiorno a Taormina si avvia verso un “restyling” ma non c’è ancora intesa sul tema. Il Comune vuole apportare una serie di correttivi al più presto, l’Associazione Albergatori di Taormina presieduta da Italo Mennella replica e lancia una serie di controproposte. In un documento presentato ai vertici di Palazzo dei Giurati, gli operatori economici dell’industria dell’ospitalità chiedono che sull’imposta “Il gettito sia destinato ad un capitolo di bilancio apposito dedicato ad Interventi per servizi pubblici locali miranti a migliorare l’attività turistica”.
Gli albergatori vogliono, in particolare, che si punti sull’utilizzo delle somme della tassa di soggiorno per “ogni iniziativa che promuova il flusso turistico”. Tra le modifiche poste all’attenzione del Comune dagli albergatori si richiede che “l’assessore competente per materia predisponga un piano di promozione turistica che impegnerà almeno il 50% del gettito dell’imposta”, e che “il calcolo vada fatto sul gettito totale dell’imposta dell’anno precedente”.
L’Amministrazione di Taormina, per provare ad incentivare la destagionalizzazione dei flussi turistici, ha proposto che una riduzione del 20% alle tariffe dell’imposta “per i pernottamenti nei mesi di gennaio e febbraio”, mentre gli albergatori chiedono che i termini e il periodo per la scontista vengano ampliati e vorrebbero che “per i pernottamenti nei mesi da novembre a marzo le tariffe dell’imposta vengano ridotte del 50%“. Si punta, insomma, ad allargare sia la percentuale di sconto sulle tariffe sia l’arco temporale in cui verrebbe articolata la politica di promozione per attrarre la clientela, comprendendo l’intero periodo invernale dei cinque mesi di bassa stagione.
Ed ancora, l’Associazione Albergatori di Taormina si sofferma pure sulla questione dell’Osservatorio turistico che la Giunta propone di abrogare e che ritiene, in sostanza, non abbia più senso di continuare ad esistere, anche considerando che tale organo (istituito nell’allora regolamento deliberato nel 2012 dal Consiglio comunale) era stato ad un certo punto già soppresso dalla passata Amministrazione e poi ripristinato senza che però abbia avuto un ruolo incisivo in materia. Per gli operatori economici dovrebbe invece rimanere operativo “un tavolo tecnico (Osservatorio Permanente) formato dall’Amministrazione comunale e dalle associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive con il compito di accogliere le modalità applicative del tributo, su esenzioni, riduzioni per particolari fattispecie o determinati periodi di tempo. Esso rappresenta – si evidenzia – un tavolo di concertazione ed indicazione della destinazione delle somme derivanti dall’imposta“. Il tavolo tecnico sarebbe composto, in caso di permanenza di tale organo, “dal sindaco o suo delegato, dall’assessore al turismo, da 2 rappresentanti delle associazioni alberghiere con sede a Taormina, da un rappresentante delle altre categorie oggetto dell’applicazione del regolamento e da un rappresentante della minoranza consiliare”.