Il progetto “Umani Paesaggi Urbani” ideato da Francesco Piazza, giunge alla sua seconda edizione, con un titolo provocatorio “La Risposta dell’Amore”.
Il titolo prende spunto dalle riflessioni sulla relazione tra odio e amore trattate da Erich Fromm nell’omonimo libro (Die Antwort der Liebe). Fromm ritiene che l’umanità sia propensa all’odio anziché all’amore; da qui il fatto che l’uomo riesce più a odiare che ad amare. Un sentimento, l’odio che è il risultato di una profonda ferita o di una situazione dolorosa e immutabile a cui ci si trova di fronte impotenti. A differenza della rabbia, sentimento che si mette in moto per la sopravvivenza, l’odio non ha uno scopo biologico ed è un’emozione culturalmente costruita e proprio per questo potremmo definirlo trasversale, inclusivo, generalizzante e destabilizzante.
“L’idea di paesaggio è definita – scrive Francesco Piazza, curatore della mostra e dell’intero progetto – come un insieme di relazioni, che possono essere fisiche, ambientali, ma anche umane. Pensiamo al paesaggio antropico. E come ogni rapporto è soggetto a azioni e reazioni positive e negative. Per questo la correlazione tra i sentimenti è inscrivibile anche al concetto di landscape emotivo oltre che ambientale. Questa è l’idea di Umani Paesaggi Urbani–La risposta dell’amore, quest’anno declinata su due sentimenti così differenti ma così strettamente connessi. L’Odio e l’Amore.
Oggi le mutazioni sociali, il nuovo nazionalismo imperante, i (dis)accordi per ridurre l’inquinamento globale, gli hate speech in rete, rappresentano in macro-scala questa ambivalenza emotiva che sta modificando la nostra percezione della società e dell’ambiente in relazione a noi stessi e al nostro esistere nel mondo, provocando cambiamenti epocali irreversibili. Queste sono le basi per la descrizione di un “luogo” sia fisico sia esistenziale regolato da relazioni che mutano con il mutare della società e denso delle contraddizioni, dei malesseri e delle incongruenze proprie del nostro tempo, e che influenzano la nostra vita i nostri rapporti interpersonali. In questo progetto la rappresentazione del “paesaggio” corrisponde ad una definizione di una no-zone di emozioni e relazioni politiche, sociali, intime con ciò che ci circonda scavando a fondo nella propria anima per dar vita all’espressione più sincera e intima della propria idea di luogo fisico e dell’anima, esulando dall’esercizio descrittivo per inoltrarsi nelle accidentate strade di un paesaggio interiore che raccoglie, elabora e conserva sollecitazioni, ricordi ed emozioni legati indissolubilmente all’ambiente esterno. Anch’esso fragile e mutevole”.
Scheda:
La Risposta dell’Amore, a cura di Francesco Piazza. Organizzazione Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”; coordinamento Vassilis Karampatsas; 15-16-17 febbraio 2019; Ridotto del Cinema de Seta – Cantieri Culturali della Zisa; orari. Dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Inaugurazione 15 febbraio ore 18,30
Artisti: Evita Andujar, Daniela Balsamo, Marco Bettio, Giuseppe Bombaci, Riccardo Brugnone, Andrea Buglisi, Claudio Cavallaro, Gianluca Capozzi, Luca Crivello, Giorgio Distefano, Demetrio Di Grado, Alice Faloretti, Elisa Filomena, Roberto Fontana, Antonino Gaeta, Simone Geraci, Sarah Ledda, Igor Scalisi Palminteri, Ettore Pinelli, Francesco Rinzivillo, Piero Roccasalvo Rub, Enrico Tealdi, Samantha Torrisi, Massimiliano Usai, Giuseppe Vassallo, Giovanni Viola.