«L’anno scorso quasi metà dei siciliani ha votato per il Movimento 5 Stelle. Oggi una parte di quell’elettorato vive il sentimento della delusione e della disillusione per le tante promesse mancate e per la subalternità del Movimento alle politiche di destra di Salvini. Tanti siciliani avvertono il pericolo insito nella secessione mascherata delle regioni del nord voluta dalla Lega». Così Attilio Licciardi, candidato all’assemblea nazionale Pd a sostegno di Nicola Zingaretti e coordinatore provinciale area Orlando.
«Come democratici – prosegue – saremmo degli idioti se non decidessimo di discutere e confrontarci con questi elettori delusi. Un Pd che cambia deve aprire porte e finestre ad energie nuove, a partire dalle primarie di domenica prossima.
Al Pd siciliano non serve un accordo con Miccichè o Musumeci che sarebbe invece letale. Occorre ricostruire il rapporto con i siciliani parlando anche ai tanti che si sono affidati ai 5 stelle e che ora si sentono traditi e abbandonati. Politiche attive per il lavoro, infrastrutture ecosostenibili e investimenti, sblocco dei cantieri, valorizzazione del patrimonio culturale ambientale e paesaggistico, tempo pieno a scuola, accoglienza e integrazione dei migranti sono terreni concreti per una migliore qualità della politica che punti allo sviluppo della Sicilia e al lavoro».