“L’ennesima aggressione a due assistenti sociali del comune di Palermo è il segnale di un crescendo di violenza a tratti dilagante che, senza l’adozione di misure drastiche di contrasto al fenomeno, prima o poi potrebbe sfociare in qualcosa di ben più drammatico di uno schiaffo e di una tirata di capelli. L’amministrazione guidata dal sindaco Orlando trovi le soluzioni per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro a tutela dell’incolumità dei dipendenti pubblici“.
A lanciare l’allarme è Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale, insieme con Elio Ficarra, anch’egli esponente del Carroccio a Sala delle Lapidi, dopo l’aggressione di mercoledì scorso a due assistenti comunali in servizio all’ufficio H di via Carmelo Raiti, zone Medaglie d’Oro, e a distanza di un mese esatto da un altro episodio di violenza, sempre ai danni di un’assistente sociale comunale.
Allora, era il 6 febbraio, un’impiegata in servizio nella quarta circoscrizione era stata colpita con delle forbici da una donna che chiedeva dove erano stati portati i fratelli allontanati dalla famiglia d’origine e dati in adozione. Due giorni fa, la violenza si è scatenata contro due assistenti sociali da una ragazza che era si era presentata per avere informazioni circa una pratica presentata.
“Esprimiamo solidarietà alle professioniste aggredite – dicono Gelarda e Ficarra – ricordando che il gruppo consiliare della Lega lo scorso 12 febbraio ha inoltrato al sindaco Orlando, all’assessore alla cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina, e al dirigente capo area, Alessandra Autore, una richiesta urgente per la predisposizione di sistemi stabili di identificazione e controllo dell’utenza in tutte le postazioni dei servizi sociali. Abbiamo chiesto inoltre – aggiungono gli esponenti del Carroccio – di investire adeguate risorse sia economiche, sia di personale, per fronteggiare le problematiche e le criticità delle fasce deboli, dei cittadini più svantaggiati e della marginalità, al fine di recuperare il rapporto di fiducia tra la cittadinanza e l’amministrazione. Abbiamo presentato anche un’interrogazione consiliare – concludono Gelarda e Ficarra – per chiedere al sindaco, una volta per tutte, di adottare tutte le misure necessarie per garantire quel livello minimo di sicurezza che permetta il sereno svolgimento della delicata attività cui la figura dell’assistente sociale è preposta“.