La fiducia dei siciliani nel Presidente della Regione Nello Musumeci da maggio 2018 a febbraio 2019 è cresciuta di tre punti percentuali, passando dal 40% al 43%. Il dato emerge dal sondaggio commissionato da Palazzo d’Orleans all’istituto di rilevazione statistica Demopolis. L’analisi riguarda in particolare la percezione dell’azione dell’esecutivo regionale e le priorità rappresentate dai siciliani per il 2019.
Particolarmente apprezzate sono state alcune recenti prese di posizione del presidente della Regione sullo stato delle infrastrutture e della viabilità nell’Isola contro Anas e Rete ferroviaria italiana e la denuncia sul dissesto idrogeologico.
Differisce la valutazione dei cittadini sull’operato dell’amministrazione regionale: dopo circa quindici mesi dall’insediamento, le opinioni positive sull’azione complessiva del governo si attestano al 38%, con quasi un quinto degli intervistati che, per il momento, sospende il giudizio, dichiarando di ritenersi poco informato sull’attività dell’esecutivo regionale.
Il quadro generale non è dei più confortanti: emerge una radicata insoddisfazione per la qualità dei servizi pubblici sul territorio, bocciati dal 73% degli intervistati. Inoltre, il 45% riscontra un peggioramento, negli ultimi cinque anni, della propria situazione economica familiare.
A 15 mesi dalla nascita dell’esecutivo, l’Istituto Demopolis ha misurato un altro dato significativo: la notorietà tra i siciliani dei componenti del governo regionale, che – con alcune eccezioni – risulta nel complesso piuttosto bassa. Accanto al presidente, risultano conosciuti dalla maggioranza assoluta dei siciliani tre membri della Giunta: Gaetano Armao, Ruggero Razza e Roberto Lagalla. Gli altri assessori risultano più conosciuti nella propria area di appartenenza: Marco Falcone, in provincia di Catania, Toto Cordaro, nel Palermitano, Mimmo Turano, in provincia di Trapani, Bernadette Grasso, nel Messinese, Edy Bandiera, in provincia di Siracusa.
Quarto per notorietà è risultato l’assessore ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, tecnico conosciuto anche per le sue apparizioni da archeologo sulle reti nazionali. Significativi gli incrementi, rispetto all’insediamento, di Sandro Pappalardo e Alberto Pierobon. La valutazione sulla notorietà del neo assessore Antonio Scavone è anch’essa legata al bacino di provenienza, ma condizionata dalla sua recente nomina.