Guarda in alto il video della 55ª puntata
Per la 55ª puntata di “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 24 marzo 2019, è ospite Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
Una puntata a tutto campo sulle strategie dei porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, che ci vede ospiti, per oggi, al Porto di Palermo, “un luogo – come dice il presidente di quella che un tempo si chiamava Autorià Portuale – che si sta aprendo alla città e deve tornare ad essere strategico per Palermo, in cui il rapporto con il mare è irrinunciabile”.
Riqualificazione dei porti della Sicilia occidentale già in atto e – ricorda Pasqualino Monti – “grazie anche al finanziamento Pon di 102 milioni di euro (presentato alcuni giorni fa in conferenza stampa con il viceministro Rixi, ndr), potremo completare una serie di azioni, necessarie per il sistema portuale siciliano. Si sta cercando di creare le condizioni per portare una reale crescita economica dei territori che si affacciano sui quattro scali del nostro sistema portuale”.
“A Palermo – sottolinea Monti – abbiamo trovato una situazione sconcertante, totalmente squalificata. Un’organizzazione che non aveva idea di cosa fosse il mercato di riferimento per un porto. La prima cosa da ricostruire è stata far comprendere cosa vuol dire essere un nodo strategico per le città e i territori in cui si trovano i porti. Il primo segnale è stato riqualificare il porticciolo di Sant’Erasmo, per restituirlo ai cittadini di Palermo, che per anni hanno dato le spalle al mare. Siamo partiti da lì e poi da questo intervento abbiamo attivato ben 42 cantieri”.
In merito agli interessi cinesi, di cui si è molto parlato in questi giorni, Pasqualino Monti spiega che “il problema del nostro Paese è di fare una scelta, se vuole essere protagonista del proprio futuro o se preferisce essere conquistato; noi abbiamo una storia, siamo un Paese meraviglioso, dobbiamo solo essere consapevoli di ciò che va fatto per governare i processi di mercato; se cominciamo ad aprire le nostre porte senza avere idea di come governare questi flussi, ciò porterebbe il risultato di perdere fette di economia, a favore di soggetti non italiani che vengono qui non certo per fare una cortesia all’Italia, ma perchè vedono nell’Italia la possibilità di sviluppare un proprio business. Chi viene nel nostro Paese per investire lo fa per cogliere un’occasione e noi dobbiamo dare questa occasione, ma governare questi processi”.
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