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È iniziato a Palermo il XVII Convegno Nazionale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi che, all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, al Cinema De Seta, ha convogliato nel capoluogo siciliano i membri della Scuola Lacaniana provenienti da tutta Italia, oltre a psicoanalisti di diversi Paesi europei e i presidenti delle Scuole Europee riunite nell’Eurofederazione di Psicoanalisi.
L’apertura del convegno ha visto l’ufficializzazione della nomina di Loretta Biondi, neo presidente nazionale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano in Italia.
“È un onore e un debito alla causa analitica – ci ha detto la neo Presidente – tenere alto il posto della causa analitica per ciascuno essere vivente in un tempo ostile. Vorrò tenere la bussola rivolta a quei colleghi che stanno tenendo aperto la psicanalisi in posti di trincea“.
“Non storcete il naso, siete stati serviti, potete ben dire che non c’è più vergogna”: da questo enunciato, proprio di Jacques Lacan, è stato definito il tema del convegno ovvero “La vergogna nella clinica e nel legame sociale“, scelto per la contemporaneità del “mancato senso di vergogna” che caratterizza l’oggi, l’epoca “della spudoratezza“.
“Possiamo definire la nostra – sottolinea Paola Bolgiani, presidente uscente – come l’epoca della spudoratezza, in cui non c’è più vergogna, in cui l’Altro in grado di far vergognare è evaporato; questa epoca può essere accostata a una sorta di ‘melanconia generalizzata’: la servitù volontaria all’esibizione senza veli dei propri godimenti, alla trasparenza in nome della sicurezza individuale e collettiva, al primum vivere che indica il rigetto dell’inconscio, all’umano ridotto all’elemento contabile testimoniano una sorta di compimento della posizione di identificazione allo scarto, su cui Lacan metteva in guardia gli studenti negli anni ’70”.
Il programma della prima giornata ha visto il dibattito su “La vergogna da Freud a Lacan“, con Luisella Brusa, Riccardo Carrabino, Massimo Termini, presieduto da Raffaele Calabria; ha chiuso la mattina, invece, l’architetto Fabio Ciaravella, coordinatore del progetto “Architettura della vergogna“.
All’esterno del Cinema De Seta l’artista Igor Scalisi Palminteri, durante il convegno, ha realizzato un’opera estemporanea seguendo il tema del convegno sull’incontro tra vergogna e società.
Domenica 19 maggio sempre all’interno della sala del Cinema De Seta, a partire dalle 8,45, di parla del tema “Clinica della vergogna nella società nella trasparenza“, al quale prendono parte Eva Bocchiola, Pasquale Indulgenza, Laura Rizzo; coordinerà Nicola Purgato.
Quindi il dibattito con la filosofa Liliana Nobile, Fabio Galimberti e Monica Vacca, e l’incontro sul tema “La vergogna e gli altri affetti“, con Davide Pegoraro, Annalisa Piergallini, Nadia Razzanelli e Giovanna Di Giovanni.
Le conclusioni del convegno nazionale, infine, sono affidate al neo presidente Loretta Biondi.