La procura della Repubblica di Sciacca (Agrigento) ha aperto un’inchiesta sulla morte di Ignazio Puleo, un ingegnere in pensione di 72 anni. Il decesso è avvenuto la mattina del 18 maggio all’interno di un edificio, alla periferia della città, che ospita alcune attività commerciali.
Stando alle prime ipotesi investigative, nel tentativo di raggiungere il piano superiore, dove si trova un negozio di elettrodomestici, l’uomo sarebbe precipitato all’interno del vano ascensore, il cui ingresso avrebbe avuto un dislivello di almeno un metro e mezzo e di cui, evidentemente, la vittima non si è accorta.
Il sostituto procuratore della Repubblica Cristian Del Turco ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo contro ignoti e disposto l’autopsia sul cadavere.
La polizia di Sciacca ha esaminato il contenuto di un filmato della videosorveglianza esterna che ritrae gli ultimi istanti di vita di Ignazio Puleo. Le immagini lo ritraggono mentre si avvia verso la porta di servizio dello stabile, dopo aver parcheggiato l’auto, che conduce all’ascensore.
Sono state sentite diverse persone, tra le quali gli stessi responsabili della società incaricata della manutenzione dell’ascensore. Ai familiari, Puleo aveva detto che sarebbe andato al negozio di elettronica per acquistare un cavetto per il cellulare.
In mancanza di notizie sono scattate le ricerche, culminate col ritrovamento del suo cadavere. Gli investigatori avrebbero appurato che l’ascensore verrebbe usato essenzialmente come montacarichi per la fornitura della merce al negozio di elettronica situato nello stabile, e non per l’accesso diretto dei clienti, considerato, peraltro, che al primo piano dell’immobile si accede dall’esterno, da una strada in salita alla sommità della quale si apre un parcheggio.
Puleo, che forse non conosceva bene la disposizione dell’edificio, si è fermato nella parte bassa, ritenendo così di raggiungere il negozio attraverso l’ascensore. Una decisione che si è rivelata fatale.