La Galleria Regionale di Palazzo Abatellis e Palazzo Butera proporranno, per martedì 28 maggio, una giornata dedicata all’architetto-crocifero Giacomo Amato (1643-1732).
Alle ore 11 Sabina de Cavi, professoressa all’Università di Cordova, interverrà per presentare la mostra dei sette volumi di disegni di Amato, per l’occasione esposti all’Oratorio dei Bianchi.
La mostra, a cura di Evelina De Castro, permette di comprendere questo straordinario corpus di disegni di architettura e di oggetti d’arte, ancora conservati nel loro assetto settecentesco.
L’altro appuntamento coinvolgerà Palazzo Butera dove, a partire dalle ore 17, Stefano Piazza presenterà l’importante volume della de Cavi, dedicato agli stessi disegni, pubblicato da De Luca nel 2017, “Giacomo Amato. I disegni di Palazzo Abatellis. Architettura, arredi e decorazione nella Sicilia barocca“.
Questa pubblicazione è la prima monografia, sulla poliedrica attività dell’architetto, decoratore, arredatore, consistente in un libro composto di una prima parte di saggi relativi alle varie discipline in cui Amato si cimentò, accompagnati da importanti studi di contesto relativi agli scambi artistici tra Sicilia, Roma, Napoli e la Spagna, ed una seconda parte contenente il catalogo generale dei disegni raccolti nei sette volumi, in gran parte inediti.
Rivelati al grande pubblico da Alvar González Palacios e saltuariamente pubblicati da studiosi, la collezione ammonta a un totale di 497 disegni.
Si tratta dell’unica collezione di progetti di un architetto italiano del Seicento conservata intatta a livello europeo: neppure gli Uffizi possono contare una collezione monografica tanto estesa e tanto completa. Presenta schizzi ed elaborati tecnici per opere diversissime: da chiese ed architetture civili a candelieri ed alcove in argento, tavoli in marmi mischi, cornici, plinti ed alzate per esporre e valorizzare le collezioni dei viceré spagnoli suoi protettori.
Numerosissime le tecniche grafiche utilizzate, spesso miste: carboncini più o meno grassi, diversi tipi di matite, dorature, coloriture (a tempera e ad acquarello), documentando in questo modo la varietà delle tecniche disegnative del Barocco siciliano.
Stefano Piazza, professore di Storia dell’architettura all’Università di Palermo e specialista del Settecento, dialogherà con l’autrice.
La giornata di approfondimento sarà un’occasione unica, per appassionati, studiosi o curiosi, per entrare nel mondo del grande architetto-designer del Barocco palermitano che alla Kalsa ha lasciato i suoi capolavori.