Passa dai domiciliari al carcere il maggiore della Guardia di Finanza Ettore Orfanello, coinvolto nell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Montante“. Per gli inquirenti avrebbe cercato di inquinare le prove, utilizzando il cellulare della badante della suocera: Orfanello avrebbe parlato con un suo ex collaboratore, un sottufficiale delle Fiamme Gialle, e con altri due amici.
“Orfanello – dice il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone – ha violato il suo status poiché comunicava con l’esterno. Era anche contento di aver scoperto un sistema di messaggistica non molto utilizzato e pensava di non poter essere intercettato. Ma non sapeva che era intercettato per altro”. Orfanello avrebbe suggerito ai suoi interlocutori di scaricare “Signal“, un sistema di messaggistica simile a Whatsapp.
L’ufficiale è imputato per associazione a delinquere e corruzione nell’ambito del rito ordinario sul caso Montante.
“Le condotte di Orfanello – scrive il collegio presieduto da Francesco D’Arrigo (a latere Santi Bologna e Giiulia Calafiore) – devono essere ritenute indicative di disinvolta spregiudicatezza, di pericolosità e inaffidabilità“.
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