«Il gruppo DoBank, che si occupa di recuperare i crediti deteriorati, prima si era presentata disponibilissima a salvaguardare i livelli occupazionali ed evitare processi di mobilità di personale e dopo qualche anno ci ripensa e mette in essere comportamenti che ci fanno capire che si erano presentati vestiti di agnello solo allo scopo di accaparrarsi fette su fette di business. E ci sono riusciti in pieno in quest’intento, tant’è che anche il grande Gruppo Unicredit gli ha ceduto montagne di crediti deteriorati ad un prezzo “stracciatissimo”».
Questo il j’accuse dei sindacati che preannunciano uno sciopero venerdì 28 giugno a Messina e Palermo.
In un comunicato unitario scrivono: “Non possiamo evitare di essere ripetitivi, sottolineando che questo Gruppo, nello stesso anno di riferimento del target su indicato, ha registrato oltre 52 mln di utile netto, poi distribuito per il 70% agli azionisti; ha incrementato di oltre il 30% tutti i ratios economici ed ha distribuito milionari compensi al proprio Top management”.
Per i sindacati «DoBank, una società che brilla per gli utili conseguiti, mette a rischio i posti di lavoro! I lavoratori sciopereranno per l’intera giornata di venerdì 28 giugno e contemporaneamente nelle varie città d’Italia ci saranno forme di protesta da parte dei sindacalisti di FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA/UIL – UNISIN.
Il 28 giugno alle ore 10.00 si svolgerà a Messina, in via XXVII luglio, 62, davanti al portone della sede DoBank, un sit-in di solidarietà a sostegno dei lavoratori di DoBank impegnati quel giorno nello sciopero nazionale indetto dalle OO.SS. per la vertenza relativa anche alla chiusura di alcune Filiali tra cui quella di Messina.
Anche a Palermo, i quadri sindacali e i 22 lavoratori attueranno un sit-in dalle ore 10 alle ore 12 di venerdì 28 giugno nella zona antistante i locali della Banca d’Italia.
La vertenza DoBank amplifica la preoccupazione dei sindacati rispetto al disegno che vorrebbero portare fino in fondo gli Istituti di Credito consistente nella cessione in blocco dei crediti deteriorati a società esterne».