Nulla di fatto a Roma per Almaviva e i suoi sindacati. Ieri 26 giugno si è tenuto un incontro al Ministero del Lavoro. Presenti i vertici Aziendali di Almaviva, le Rsu, il dirigente del Ministero del Lavoro De Camillis, i collaboratori del ministro Di Maio: i dottori Vanin e Fontana e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Proprio il sindaco a nome della città ha chiesto che il Ministro Di Maio, con delega al lavoro e allo sviluppo economico, convochi al più presto un tavolo di confronto con prospettive di intervento di rilancio con interventi strutturali “per evitare che si passi da ammortizzatori sociali ad altri che nel tempo mortificano professionalità e che in assenza di un rilancio strutturale del settore rischiano di essere il preludio della perdita di occupazione con effetti devastanti in tutto il Paese ma soprattutto a Palermo ove il settore costituisce una presenza di enorme importanza”.
I sindacati con forza, hanno richiesto “un tempestivo intervento da parte del Governo a tutela dei lavoratori di Almaviva Palermo e dell’intero settore imperniato in prima battuta sul rientro dei volumi delocalizzati all’estero che consentirebbe di guadagnare tempo prezioso per gli interventi strutturali (fondo dedicato, rispetto dei contratti e delle tariffe, piano di sviluppo e riconversione) ormai indispensabili e non differibili, per evitare licenziamenti ed il collasso dell’intero comparto”.
La parte istituzionale , ascoltate le posizioni al tavolo, non ha prospettato alcun tipo di intervento nell’immediato ed ha rinviato la discussione ad un tavolo che dovrebbe coinvolgere anche i committenti, da convocare possibilmente prima della pausa estiva.
L’impiegato di Almaviva molto attivo in merito alla vertenza che in questi tempi ha investito il call-center, Fabio Cusimano, afferma al ilSicilia.it: “Le istituzioni si sono date tempo prima dell’estate ma qui il ministro Di Maio non capisce che anziché mandarci i suoi segretari dovrebbe sedersi subito al tavolo con Tim, Wind, Vodafone e tutti gli altri committenti e tagliare definitivamente il traffico verso l’estero dei nostri dati sensibili. Preservando così 80mila posti di lavoro in Italia, in Sicilia 20mila e a Palermo ben 3mila persone“.
Oggi 27 giugno i sindacati di Almaviva, incontreranno i vertici di Sincindustria.