Da oggi, 27 giugno, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in linea teorica, potrebbe aumentare il numero degli assessori in Giunta. Lo prevede una norma regionale dello scorso 12 aprile, entrata in vigore quindici giorni dopo (27 aprile 2019).
Tale norma nello specifico prevedeva che “entro il termine dei 60 giorni i Comuni (i tre capoluoghi Palermo, Messina e Catania, ndr) dovranno adeguare il proprio Statuto sul numero degli assessori”.
Dal momento che il Consiglio Comunale di Palermo non ha adeguato lo Statuto, allo scadere del termine dei sessanta giorni (quindi da oggi) il sindaco Orlando potrebbe provvedere all’allargamento della Giunta, nominando fino ad altri 3 assessori. Si passerebbe così dagli attuali 8 a 11.
Si tratta comunque ancora di una possibilità teorica, facoltativa, poiché in assenza del Bilancio approvato, il Comune può procedere in gestione provvisoria: quindi può affrontare soltanto le spese obbligatorie (fatture da saldare, personale da retribuire, ecc.). Ma dal momento che non mancano le risorse e che il Bilancio prima o poi sarà approvato, la possibilità di nominare altri tre assessori potrebbe essere effettuata sulla carta.
Nell’ultimo rimpasto, avvenuto solo tre mesi fa, Orlando ha rivoluzionato la Giunta, cambiando sei assessori su otto. I fedelissimi Emilio Arcuri (Infrastrutture, al suo posto Maria Prestigiacomo), Sergio Marino (Vicesindaco, sostituito da Fabio Giambrone) e Andrea Cusumano (Cultura, entra Adham Darawsha) hanno deciso autonomamente il passo indietro. Mentre tra gli esclusi: Jolanda Riolo (Mobilità, al suo posto il rientro di Giusto Catania); Antonino Gentile (Bilancio, ora c’è Roberto D’Agostino) e Gaspare Nicotri (Personale, Impianti cimiteriali). Alle Attività produttive nominato Leopoldo Piampiano.
Confermati solo Giuseppe Mattina (Politiche sociali) e Giovanna Marano (Scuola, Lavoro, Sanità, Giovani).
A fronte di questo recente maxi riordino è probabile che Orlando lasci la situazione invariata per un po’, per giocarsi la carta di un nuovo rimpasto successivamente. I fedelissimi (Arcuri e Marino) non direbbero certamente di no a Luca.
A metà del(l’ultimo) mandato del sindaco, c’è poi da affrontare il capitolo del dopo-Orlando. Al momento c’è il “vuoto cosmico”. Chi sarà il candidato prescelto dal Professore? A chi lascerà le redini per la prossima campagna elettorale?
Le Elezioni Comunali 2022 non sono poi così lontane e se il Sinnacollando vuole bloccare un ringalluzzito centrodestra che in città ha già iniziato le grandi manovre, dovrà rompere presto gli indugi.