Salvatore Gambino, giovane sindaco di Torretta, un insospettabile, ritenuto dagli inquirenti a disposizione del clan Inzerillo-Gambino. Un ritorno al passato per la cosca mafiosa di Passo di Rigano, in cui l’asse Stati Uniti-Torretta ne è la linfa vitale.
Il sindaco di Torretta – con una laurea in giornalismo e diverse passate collaborazioni con varie testate – finito agli arresti è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel 2013, allora ventinovenne, il giovane tenta l’ascesa alla poltrona più ambita di palazzo di Città con una lista civica “Torretta Cambia” formata da persone sotto i 40 anni. E ci riesce. Diventa il primo cittadino della sua città. Ci riprova nell’estate del 2018 appoggiato dalla lista civica: “Avanti insieme – Identità e futuro”.Vince nuovamente.
Ma già nel lontano 2007, Salvo Gambino provava a fare il politico, tentando di ottenere un posto al consiglio comunale di Palermo. Ma con circa 770 voti non riuscì ad aggiudicarsi la poltrona di Palazzo delle Aquile.
E’ stato nel direttivo nazionale dei giovani dell’Udc e ad oggi fa parte del Pdr. Partito dei riformisti; il partito dell’ ex ministro Totò Cardinale ad oggi presente a palazzo dei Normanni con due deputati regionali: Nicola D’Agostino ed Edi Tamajo.
Nel 2014, la Prefettura di Palermo avrebbe richiesto un accesso ispettivo al comune di Torretta per sospette infiltrazioni mafiose, ma l’allora Minsitro degli interni, Angelino Alfano aveva dato esito negativo per lo scioglimento del comune di Torretta in quanto “non c’erano i presupposti per far decadere le cariche elettive”. Il provvedimento ha fatto seguito al decreto del Prefetto di Palermo che in data 17 febbraio 2014, su delega del Ministro degli Interni, aveva istituto una commissione d’indagine incaricata di svolgere accertamenti.
“Abbiamo accettato con serenità l’insediamento della Commissione – aveva dichiarato in quell’occasione il Sindaco Salvatore Gambino – nella piena consapevolezza che in un territorio difficile come il nostro, sia pienamente legittimo che venga messa al vaglio l’attività amministrativa dell’ente per scongiurare possibili pericoli di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Con questa consapevolezza, abbiamo continuato a lavorare, tranquillamente, nella convinzione che gli accertamenti avrebbero dimostrato l’inesistenza di qualsiasi presupposto per lo scioglimento. Nell’ottica del risanamento dei conti abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità adottando misure spesso impopolari ma necessari per salvare il Comune da un inevitabile dissesto. Il tutto non perdendo mai di vista l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione: ovvero il rispetto dei principi di trasparenza e di legalità”.
Intanto, il prefetto di Palermo ha sospeso Salvatore Gambino dalla carica di sindaco del Comune di Torretta. Il provvedimento – dice la prefettura – è stato disposto a seguito dell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere disposta dal Gip del Tribunale di Palermo nei confronti del medesimo, sottoposto ad indagini per concorso esterno in associazione mafiosa. Gambino è stato arrestato nel quadro dell’ operazione effettuata dalla Polizia di Stato e dall’FBI sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, che ha colpito il mandamento mafioso di Passo di Rigano.
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